Novelog, IMove, Solez: non sono nuovi modelli di dispositivi elettronici di un qualche tipo, ma tre progetti europei riguardanti la mobilità nelle aree urbane. Progetti sperimentali, che sono stati presentati ai consiglieri e consigliere delle commissioni II Urbanistica e Smart City, riunite congiuntamente.
Novelog è un progetto di ricerca sulla logistica urbana, con particolare riferimento, quindi, al trasporto delle merci. Vi partecipano ormai da diversi anni, oltre alla Città di Torino, importanti municipalità del Vecchio Continente come Atene e Barcellona, insieme a Roma ed a centri urbani di minore estensione, come l’austriaca Graz e la belga fiamminga Mechelen/Malines. L’idea è quella di incentivare un modello di logistica delle mereci, in ambito urbano, che sia improntata alla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Partendo dalla considerazione che circa un decimo del traffico urbano è legato al movimento delle merci, si è stipulato un accordo in via sperimentale con alcune aziende di corrieri, le quali hanno ricevuto alcune agevolazioni ( il transito in aree pedonalizzate e corsie preferenziali per un totale di circa 60 furgoni) in cambio dell’adozione di veicoli meno inquinanti e collegati, tramite una sorta di “scatola nera”, con il sistema 5T. I primi risultati indicano positive conseguenze sull’ambiente – i veicoli meno inquinanti – oltre al vantaggio economico dovuto all’incremento delle consegne e alla riduzione delle infrazioni, fautore quest’ultimo che ha indotto una diminuzione degli incidenti.
Torino, con Manchester, Berlino e la svedese Göteborg , partecipa anche al progetto IMove, basata sul modello di abbonamento personalizzato per tutti i servizi di mobilità, pubblici e privati. Una sperimentazione di primo livello, basata sugli spostamenti a carattere aziendale nell’ambito dell’orario di lavoro, dovrebbe partire intorno alla metà di quest’anno, seguita in autunno da una seconda fase sperimentale sui percorsi casa-scuola e casa-lavoro. Infine, Solez si prefigura come un programma di scambio di buone pratica, al quale partecipano, per l’Italia, Torino e Vicenza, insieme a città est-europee di medie dimensioni come la polacca Gdansk (Danzica) , la croata Dubrovnik e la slovacca Zlina. Per Torino, il progetto mette a disposizione dei contributi in buoni-mobilità, da suddividere tra il Comune e un’azienda del territorio che sarà individuata tramite apposito bando di selezione.
Info sulle politiche di mobilità sostenibile della Città di Torino: http://www.comune.torino.it/trasporti/mobilita-intelligente-sostenibile/index.shtml
Claudio Raffaelli