La Città intervenga per garantire una maggiore sicurezza nella zona nord di Torino.
Lo chiede una proposta di mozione di Fabrizio Ricca (Lega) presentata nella seduta del 9 gennaio 2023 delle Commissioni Prima e Legalità, presieduta da Anna Borasi (PD).
Il documento – ha illustrato il proponente – invita il Sindaco ad attivarsi con Prefettura, Regione Piemonte e Comitati dei cittadini per individuare le aree a maggior rischio criminalità nei quartieri di Barriera di Milano, Falchera, Aurora, Borgo Vittoria e Madonna di Campagna e garantire un presidio maggiore e costante delle Forze dell’Ordine e della Polizia Locale, favorendo un ripristino della legalità nelle zone interessate. Fabrizio Ricca ha spiegato anche che la Regione Piemonte metterà a disposizione 1 milione di euro nel prossimo bilancio per migliorare la sicurezza nelle periferie.
Nel dibattito in Commissione, il consigliere Domenico Garcea (Forza Italia) ha ribadito che cittadine e cittadini torinesi non si sentono sicuri ed è necessario predisporre presidi fissi di polizia, ad esempio in Largo Palermo, e impianti di illuminazione pubblica più potenti.
La questione non è solo di ordine pubblico, ma anche sociale – ha affermato Tony Ledda (PD) – e servono progetti di inclusione di lungo respiro: le telecamere non bastano.
Occorre evitare strumentalizzazioni per Silvio Viale (Lista Civica per Torino), perché a Torino la situazione è in generale sotto controllo e non serve militarizzare la città.
Il problema è complesso e bisogna proporre interventi di lungo termine: i presidi delle Forze dell’ordine non sono la soluzione, secondo Sara Diena (Sinistra Ecologista).
C’è un problema di vivibilità in Barriera di Milano – ha spiegato Nadia Conticelli (PD) – e per contrastare spaccio e degrado occorre aiutare le persone più fragili, contrastare la dispersione scolastica e siglare un nuovo Patto per la sicurezza.
Ben vengano proposte a lungo termine – ha dichiarato Andrea Russi (M5S) – per recuperare la fiducia nelle Istituzioni da parte di cittadine e cittadini, che spesso non denunciano i reati subiti, ma sono indispensabili anche presidi e azioni immediate.
Ci sono problemi legati a droga, baby gang e occupazione di case popolari a Barriera di Milano, ai quali bisogna dare risposte concrete e immediate, con controlli e presidi costanti – hanno ribadito Enzo Liardo e Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia).
Il Tavolo sicurezza si riunisce ogni settimana e il Comune di Torino fa la sua parte – ha precisato Luca Pidello (PD) – ma anche la Regione Piemonte deve intervenire.
I problemi non riguardano solo Torino Nord e il posizionamento di telecamere – ha detto Pierino Crema (PD) – e l’assessore regionale alla Sicurezza Ricca dovrebbe fornire fondi anche per personale e interventi sociali.
Bisogna riqualificare gli spazi urbani, ma cittadine e cittadini chiedono anche telecamere e presidi – ha affermato Pierlucio Firrao (Torino Bellissima).
Contrastare le disuguaglianze e offrire opportunità alle persone è il modo migliore per promuovere la sicurezza – ha detto Tiziana Ciampolini (Torino Domani).
Bisogna ragionare in termini di vivibilità – ha dichiarato l’assessora alla Sicurezza, Gianna Pentenero – e affrontare il tema in una dimensione più ampia, integrata. La Città ha comunque sempre sfruttato tutte le risorse messe a disposizione – ha aggiunto – e ogni settimana le Istituzioni si confrontano sulla situazione, così come previsto dal Protocollo cittadino sulla sicurezza.
Su richiesta del proponente, la mozione è stata sospesa in Commissione, per permettere la presentazione di emendamenti al documento.
Massimiliano Quirico