L’accordo di programma in variante al vigente P.R.G., sottoscritto lo scorso 15 novembre tra la Città di Torino, la Regione Piemonte, la Città della Salute e della Scienza di Torino, Università, FS Sistemi Urbani e FS Italiane Spa, inerente il maxi-polo sanitario che sorgerà al Lingotto è stato ratificato oggi pomeriggio dal Consiglio comunale.
Il vicesindaco Guido Montanari ha illustrato la delibera ai consiglieri, cosi come aveva fatto nei giorni scorsi in Commissione Urbanistica spiegando le caratteristiche dell’opera: “Si tratta di un‘operazione di grande portata urbanistica, importante per il riordino di una vasta porzione di territorio nel quartiere Lingotto e Nizza Millefonti. Al fine di creare un elevato livello di qualità urbana è nostra intenzione impegnarci a garantire una presenza significativa di spazi verdi in piena terra a fronte dell’Oval e del Lingotto sud, e connessioni verdi tra via Nizza e il collegamento con la stazione Lingotto.”
Nell’ottobre dello scorso anno il Comune di Torino aveva approvato la variante urbanistica necessaria alla futura realizzazione del progetto sull’area di oltre 300mila metri quadri dell’ex Fiat Avio, vincolando la trasformazione alle prospettive di riutilizzo dell’attuale area del distretto ospedaliero Molinette, Sant’Anna, Regina Margherita.
L’accordo riguarda la sistemazione di una consistente parte della Città all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione.
Gli investimenti saranno finanziati dallo Stato per 250 milioni di euro e dalla Regione per 12 milioni e mezzo, mentre i restanti cospicui fondi necessari saranno reperiti con la formula del Partenariato Pubblico Privato.
Nel programma è confermato l’impegno teso a rifunzionalizzare il complesso delle attuali strutture sanitarie prevedendo il contestuale riuso delle aree del distretto sanitario delle Molinette, sempre all’insegna della fruizione pubblica, con residenze e spazi commerciali, in un contesto ambientale e paesaggistico caratterizzato dal vicino fiume e dalla collina torinese. Per il complesso ospedaliero del Regina Margherita è confermata la possibilità di procedere alla demolizione.
La riqualificazione del complesso delle Molinette e del Sant’Anna dovrà essere guidata da uno studio unitario finalizzato a rendere le strutture parte integrante del tessuto cittadino, mantenendo l’impianto originario di valore storico, d’intesa con la Soprintendenza alle Belle Arti e al Paesaggio.
Per la realizzazione del futuro Parco della Salute sarà a cura della Città di Torino la sistemazione viaria complessiva e l’insediamento di strutture destinate all’housing sociale, a centri per la riabilitazione, ad attività espositive, ricettive e commerciali.
Assieme alla delibera, il Consiglio comunale ha approvato con 29 voti favorevoli una mozione di accompagnamento sottoscritta da sei consiglieri di maggioranza del Movimento 5 Stelle (primo firmatario, Damiano Carretto) che impegna la Giunta a chiedere alla Regione Piemonte la verifica – tramite un documento di programmazione sanitaria regionale, redatto in accordo con l’Ordine dei Medici della Città Metropolitana di Torino e gli altri Ordini dell’asse sanitario – della congruità del numero di posti letto previsti nell’attuale studio di fattibilità, pari a 1.040 più 400 del CTO riconvertito, rispetto agli attuali 2.300 dei quattro presidi ospedalieri riuniti (Molinette, CTO, Sant’Anna, Regina Margherita), anche in relazione ad eventuali soluzioni di potenziamento delle altre realtà ospedaliere cittadine, con presentazione delle risultanze dello studio al Consiglio comunale.
La mozione, articolata in undici punti, chiede di verificare la sostenibilità economico-finanziaria del Partenariato Pubblico Privato per un’azienda come l’AOU Città della Salute attualmente in piano di rientro per eccessivo indebitamento per gli anni 2017-2019.
Il punto 8 della mozione impegna la Giunta a considerare prioritaria la realizzazione del progetto per realizzare la nuova Stazione a ponte del Lingotto e invita a costituire nel più breve tempo possibile il tavolo di concertazione come definito dall’Accordo di programma, definendo con celerità modi, tempi e risorse (facendo esplicito riferimento alla necessità di un investimento da parte di FS – Sistemi Urbani) per la realizzazione di tale opera.
Il punto 10 invita a monitorare con attenzione la gestione degli appalti in particolare per ciò che concerne la trasparenza, qualità del lavoro e la continuità lavorativa del personale impiegato, anche al fine di garantire qualità nel servizio offerto, mentre il punto 11 chiede l’allargamento della cabina di regia con il coinvolgimento all’interno dei tavoli operativi dei vari rappresentanti dei settori coinvolti.
E’ stata invece respinta una Mozione presentata dai gruppi di opposizione (primo firmatario, Stefano Lorusso, capogruppo del Pd).
(Roberto Tartara)