A Cascina Fossata è nato il giardino Nella Colombo alla presenza delle autorità, dei parenti, degli amici come Bruno Gambarotta, degli appassionati, dei bambini della scuola Franchetti e chissà, di qualche nostalgico degli anni Cinquanta quando un po’ tutti fischiettavano il ritornello ‘Sola me ne vo per la città’ di ‘In cerca di te’ accompagnati dalla voce della cantante torinese e di Natalino Otto.
Da bambina Nella viveva a Borgo Vittoria in via Assisi e frequentava le elementari alla “Allievo” e vedere i bambini della Franchetti (succursale della “Allievo”) alla cerimonia di intitolazione è la rappresentazione di un filo conduttore ininterrotto nonostante i lustri trascorsi. Se quel filo lo riannodiamo rivediamo Pinuccia, amica del cuore, che di nascosto iscrive Nella a un concorso di voci nuove in Rai. Siamo all’inizio degli anni Quaranta, Nella ha solo 14 anni e vince ma l’età minima di ammissione è fissata a 16: “Cantava così bene – ricorda il figlio Danilo – che alla Eiar fecero finta di niente e la presero lo stesso”. L’ultima cosa che le vocazioni guardano sono le carte dell’anagrafe. C’era da restare incantati stamattina ad ascoltare Danilo Bruni nei ricordi della madre famosa; il successo in Italia e poi in Spagna, Sudamerica, Inghilterra dove si esibì alla Royal Albert Hall davanti alla Regina Elisabetta. Ebbe l’onore di suonare per Reza Pahlavi, ultimo Scià di Persia. E poi i grandi incontri (Henry Fonda era un suo ammiratore), i grandi viaggi, l’ammirazione collettiva. Poi a fine carriera, racconta divertito, aprì per gioco una profumeria in Corso Unione Sovietica per poi reinventarsi una carriera da attrice negli anni Settanta nella compagnia di Carlo Campanini.
L’artista è stata ricordata dalle autorità alla cerimonia in via Fossata. Maria Grazia Grippo è la presidente del Consiglio comunale di Torino e ha ricordato le radici di Nella Colombo a Borgo Vittoria: “Nel ’45 scelse la sala da ballo adiacente il cinema Apollo in largo Giachino per lanciare “In cerca di te”; affidare il nome Colombo al giardino di Cascina Fossata è anche un modo per tenerla a casa riconoscendo questo luogo come casa”. Il presidente della Circoscrizione 5 Enrico Crescimanno ha evidenziato il legame profondo dell’artista con il quartiere; Elena Aloise del tavolo di Borgo Vittoria ha citato il post sui social di un’abitante della borgata che ha fatto riaffiorare la vicenda umana e artistica e i legami con il territorio. Ha concluso il sindaco Stefano Lo Russo e rivolgendosi soprattutto ai bambini della Franchetti ha riannodato i fili della memoria ricordando la vecchia cascina Fossata dove nell’Ottocento pascolava il bestiame, oggi esempio ideale di rigenerazione urbana di un luogo abbandonato e in degrado per un lungo periodo passato.
(Roberto Tartara)