Come ci si può muovere in città se non si vuole usare un mezzo di trasporto privato? È meglio usare il bus, il tram, la metro, il treno oppure un mezzo in sharing?
Per scoprirlo c’è “Muoversi a Torino” (Mato), il portale per la mobilità urbana della Città di Torino, realizzato da 5T srl.
Il servizio è stato presentato il 4 marzo 2021 nella seduta delle Commissioni Smart City e Trasporto, presieduta da Enzo Napolitano,
Come ha spiegato l’assessora ai Trasporti Maria Lapietra, si tratta di un portale innovativo, con servizi molto utili, come la geolocalizzazione in tempo reale e la previsione di arrivo alle fermate dei mezzi di trasporto pubblici, anche di quelli accessibili a persone con ridotta capacità motoria.
Presto – ha annunciato – verrà anche realizzata una app vera e propria. Con tutti i mezzi di mobilità alternativi all’auto privata, ad esempio biciclette, motorini e monopattini in sharing. Verranno poi inseriti anche taxi e tutte le auto in sharing.
Il progetto è stato avviato nella primavera 2017 – ha detto l’ingegnere Maurizio Veronese della società 5T – ed è all’avanguardia dal punto di vista tecnologico. Il sito è ottimizzato per un utilizzo sugli smartphone.
Il servizio permette anche la visualizzazione degli indici di carico dei mezzi, molto utile in tempi di pandemia da Covid-10 per capire quanto è affollato il bus o il tram e se ha già raggiunto la sua capienza massima.
Nel dibattito in Commissione, il consigliere Federico Mensio (M5S) ha chiesto maggiori informazioni sugli open data e ha suggerito di integrare il portale con i dati del traffico in possesso di 5T.
Veronese ha quindi spiegato che i dati Gtt sono pubblici, mentre non tutti gli operatori privati sono disposti a divulgare i propri dati, anche per questioni di competitività industriale.
Massimiliano Quirico