Manifattura Tabacchi, presentato il progetto vincitore per la riqualificazione

È stato presentato nella seduta del 12 dicembre 2024 della Seconda Commissione, presieduta da Tony Ledda (PD), il progetto vincitore del concorso di progettazione per la riqualificazione dell’ex Manifattura Tabacchi di Torino.

Responsabili del progetto architettonico sono Eutropia Architettura + Pinifarina Architecture, assieme a Weber Architects e a un ampio gruppo interdisciplinare, tra cui c’è Paisà Landscape.

L’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni ha ricordato alcuni dei passaggi che hanno portato alla nuova progettualità sull’area, destinata a servizi pubblici, in base al Piano Regolatore Generale, di proprietà dell’Agenzia del Demanio, che sarà in futuro servita dalla metropolitana, e che prevede interventi anche nelle aree abbandonate ex Fimit di proprietà della Città di Torino.

È un progetto bellissimo – ha detto l’assessore – che permette di massimizzare il patrimonio pubblico.

Come hanno spiegato i rappresentanti dell’Agenzia del Demanio in Commissione, verrà realizzato un polo culturale, suddiviso in un polo archivistico (per il ministero della Giustizia e ministero della Cultura) e in un polo universitario, che prevede anche residenze studentesche. Ci sarà anche un nucleo di servizi per la cittadinanza gestito dalla Città di Torino.

L’intervento riguarda una superficie di 4,5 ettari, che lega corso Regio Parco e l’area verso il fiume, con ampi spazi pubblici.

Verranno rigenerati 41 mila mq di edifici esistenti, per realizzare duemila mq di spazi culturali e 280 chilometri di archivi. Saranno anche piantati 200 alberi, creati servizi per la ciclabilità e 112 posti auto.

Nel dibattito in Commissione, il consigliere Giuseppe Catizone (Lega) ha ricordato che si sono persi milioni di euro negli anni per non aver portato avanti prima la riqualificazione, auspicando un rilancio del commercio nell’area, da anni depressa.

Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ha chiesto approfondimenti su tempi e costi dell’investimento e sulle risorse stanziate dal Comune di Torino; Caterina Greco (PD) e Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) su come verrà preservata la memoria storica del luogo; Pino Iannò (Torino Libero Pensiero) sulla riqualificazione delle aree limitrofe; Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) sull’esondabilità della zona.

È fondamentale conservare la storia industriale della città e mantenerne la vocazione, magari prevedendo spazi per ospitare start-up – ha affermato Ferrante De Benedictis (Fratelli d’Italia).

È un luogo pieno di fascino – ha detto Tony Ledda (PD) – e ci auguriamo possano essere riscoperte le storie della fabbrica.

Pierino Crema (PD) ha chiesto notizie su una statua in bronzo che si trovava all’interno dell’ex Manifattura, poi scomparsa.

Tutta la trasformazione avrà un costo complessivo di 200 milioni di euro – hanno spiegato nella replica i rappresentanti dell’Agenzia del Demanio, annunciando che l’Agenzia ha già stanziato 15 milioni di euro per avviare i lavori di bonifica e demolizione nel 2025 (lotto zero) e sta proseguendo con la progettazione del lotto dedicato ai ministeri. La ciminiera dell’ex fabbrica verrà conservata.

Massimiliano Quirico