Con oltre 70 opere proiettate al Cinema Massimo di Torino dal 17 al 20 giugno 2021, tra lungometraggi, cortometraggi e documentari, la trentaseiesima edizione del Lovers Film Festival a tematiche lgbt+ ha inaugurato la stagione dei festival cinematografici torinesi in presenza, dopo la fase acuta della pandemia di Covid-19 che non ha permesso l’accesso alle sale per parecchi mesi.
I risultati della kermesse sono stati presentati nella riunione delle Commissioni Quinta e Diritti e pari opportunità del 25 giugno 2021, presieduta da Massimo Giovara, insieme ai promotori dell’evento.
Il festival è andato molto bene – ha affermato Domenico De Gaetano, direttore del Museo nazionale del Cinema, che organizza Lovers – anche se è stato difficile programmarlo quando le sale cinematografiche erano ancora chiuse. La risposta del pubblico è stata positiva – ha concluso – e siamo riusciti a creare un vero dibattito.
Abbiamo scommesso sulla riapertura dei cinema – ha ribadito la direttrice del festival, Vladimir Luxuria – e abbiamo vinto, con sale piene e file fuori dal Massimo, nonostante le restrizioni Covid, e un festival di qualità, con film in concorso di alto livello (è possibile scoprire qui le opere vincitrici di Lovers 2021).
Sono riprese – ha aggiunto – le collaborazioni internazionali, interrotte durante la prima fase della pandemia, con i Queer Film Days di Tirana, in Albania, e il Polychromes di Nizza, in Francia. Tanti gli eventi che si svolti, dall’omaggio a Milva al dialogo con la madrina di Lovers, Sandra Milo, con cui è stata ripercorsa la storia del cinema italiano, da Dino Risi a Fellini e Rossellini. Hanno partecipato inoltre Federica Sciarelli, conduttrice della trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” di Rai 3, che ha seguito un caso di omicidio di una coppia omosessuale, e Dori Ghezzi, che ha raccontato la storia della canzone “Princesa” di Fabrizio De Andrè, che ha come protagonista una transgender brasiliana.
Si è anche discusso di diritti lgbt con gli onorevoli Alessandro Zan e Anna Rossomando, ci si è divertiti con le imitazioni del comico Vincenzo De Lucia e, per la gran serata finale, si è esibita la cantante Malika Ayane.
Stiamo riuscendo a garantire prodotti di qualità – ha affermato il coordinatore di Lovers, Piero Valetto – grazie alla nuova area festival che ha unificato le tre kermesse cinematografiche del Museo del Cinema (Lovers, Tff, CinemAmbiente), con una migliore organizzazione e gestione delle risorse, dei servizi e del budget.
La nuova organizzazione è stato un importante passo in avanti – ha aggiunto l’assessore ai Diritti della Città di Torino, Marco Giusta – che ha portato alla costruzione di prospettive culturali, di livello internazionale, pur senza perdere le radici del festival. Ha infine auspicato che Lovers possa tornare a una durata di sei giorni.
Il presidente Giovara ha quindi proposto di valutare se la gestione unificata si possa estendere anche ai festival musicali torinesi.
Massimiliano Quirico