Gli interlocutori nella scelta del futuro direttore del Salone internazionale del Libro di Torino sono due: Alberto Cirio e Silvio Viale. Il sindaco Lo Russo al tavolo della Commissione Cultura e della Conferenza dei Capigruppo condotto da Lorenza Patriarca ha ribadito oggi quanto affermato giorni fa dopo la mancata individuazione del nuovo direttore da parte del comitato incaricato di gestire la selezione. Ai Consiglieri comunali il primo cittadino ha letto il verbale della seduta conclusiva del comitato; dei cinquantadue candidati nessuno è stato ritenuto idoneo alla successione di Nicola Lagioia nel 2024 per condurre una manifestazione nata nel 1988 e considerata una peculiarità del patrimonio culturale cittadino. Il sindaco ha mostrato centottanta pagine di rassegna stampa con gli articoli pubblicati in merito alla vicenda rivendicando la decisione di non prendere posizione sul lavoro del comitato a procedura in corso: “mi piace pensare che la serietà sia un valore e sono orgoglioso di non aver interferito con il lavoro di selezione evitando di commentare lo stato delle cose a decisioni in divenire”. Non tutti i componenti del comitato si sono comportati nello stesso modo – ha aggiunto – tanto che sembrava più un circo Barnum che un organo decisore e ha individuato i futuri interlocutori considerando l’esperienza del Comitato direttivo conclusa: saranno Alberto Cirio – presidente della Regione Piemonte – e Silvio Viale – legale rappresentante dell’Associazione Torino Città del libro, detentrice del marchio della manifestazione dal 2018.
Ai lavori della Commissione sono intervenuti le consigliere e i consiglieri Liardo – Russi – Garcea – Viale – Crema – Greco – Ravinale – Iannò – Firrao – Castiglione – Apollonio ai quali il sindaco si è appellato chiedendo di impegnarsi affinché il patrimonio del Salone sia tutelato anche a costo di fare un mezzo passo indietro nella strumentalizzazione politica per tutelare la città e uno dei suoi appuntamenti più importanti.
Roberto Tartara