“Torino e l’inno di Mameli” è il tema dell’incontro organizzato dal Consiglio comunale di Torino ospitato nella sede di Palazzo civico. Umberto D’Ottavio, autore del libro “L’inno di Mameli. Una storia lunga 170 anni per diventare ufficiale” (Neos edizioni), ha presentato il testo centrato sul tema dell’ufficialità del Canto degli Italiani sancita soltanto il 4 dicembre 2017, dopo la stesura del testo di Goffredo Mameli risalente al 1847.
L’incontro del 1° febbraio in Municipio è stato introdotto dal vice presidente del Consiglio comunale di Torino, Enzo Lavolta, che ha commentato: “In via Barbaroux 6, a poche decine di metri dal Municipio dove oggi pomeriggio presentiamo il libro di Umberto D’Ottavio, venne musicato l’Inno di Mameli. Ed è un fatto che ci riempie di orgoglio e che dovrebbe essere ricordato dalla nostra Città con l’importanza che il fatto riveste”. All’incontro in Comune erano presenti anche i neo eletti membri dell’ufficio di presidenza del Consiglio comunale: il presidente, Francesco Sicari, e la vice presidente, Viviana Ferrero.
Per 73 anni ‘Fratelli d’Italia’ è stato provvisorio: il 12 ottobre ‘46 il Consiglio dei ministri – allora guidato da Alcide De Gasperi – “su proposta del ministro della Guerra” stabilì che fosse adottato come inno nazionale per la cerimonia del giuramento delle Forze Armate del 4 novembre successivo: ma, appunto, “provvisoriamente”. Ben tre legislature in questi 73 anni (la 14esima, la 15esima e la 16esima) hanno provato a dare all’inno dignità di legge, ma tutti i progetti presentati hanno iniziato l’esame parlamentare senza essere mai approvati. Il 4 dicembre del 2017 il Parlamento italiano ha approvato una legge, promossa nella XVII legislatura proprio da Umberto D’Ottavio: “Oggi c’è ancora bisogno di un provvedimento che dica come eseguire l’inno, ma indubbiamente la parte più rilevante del lavoro legilslativo è stato già svolto” ha commentato l’autore del volume.
Durante l’incontro è stato proiettato il filmato “Il canto degli italiani”, un video lungo circa venti minuti presentato dal maestro Maurizio Benedetti dove le immagini ben evidenziano come l’inno di Mameli fu musicato in via Barbaroux, a Torino, dal musicista Michele Novaro.
All’appuntamento è intervenuto Mauro Brusa che ha eseguito una serie di letture di poesie e documenti dell’epoca.
(Roberto Tartara)