L'”Inno alla Gioia” di Ludwig Van Beethoven, eseguito dai giovanissimi musicisti dell’Orchestra per la Pace “Pequeñas Huellas”, ha aperto il convegno dedicato alla figura e all’impegno di Nikolaj Roerich. Artista di origine russa, impegnato per la promozione di una cultura di pace e per la salvaguardia del patrimonio artistico dalle d’istruzioni insite in ogni guerra, Roerich riuscì ad ottenere, nel 1935, la firma a Washington di un trattato in questo senso, conosciuto come Patto Roerich. Ispirato al principio “Dove vi è Pace, vi è cultura. Dove vi è Cultura, vi è pace”, il patto che porta il nome del suo ispiratore venne stipulato più di ottant’anni fa, nel 1935 a Washington (USA) quale Trattato Internazionale per la protezione delle istituzioni artistiche e scientifiche, monumenti storici, missioni e collezioni.
Un terreno sul quale, come mostrano tragiche e recenti cronache, molto resta da fare. Tra i relatori del convegno, al quale hanno preso parte l’assessorato Francesca Leon e il consigliere Fabio Gosetto, la presidente dell’Associazione Cultura di Pace, Sonia Marina Belforte, la storica dell’arte Alesia Koush, il vicepresidente del Centro Internazionale “Roerich” Aleksandr V. Stecenko, il fisico Aleksandr V. Titov, l’avvocato Leyla Strobl e altri ancora. Una mostra sul tema resterà allestita a Palazzo Civico sino al 27 aprile.
Claudio Raffaelli
Puoi guardare un breve video dell’esecuzione dell’Inno alla Gioia, QUI: https://www.facebook.com/cittAgora/videos/2008964442471461/