L’ultimo giorno prima del weekend che ci porterà nel 2018 ha visto appuntamenti importanti a Palazzo Civico. Prima della conferenza stampa di fine anno tenuta dalla sindaca Chiara Appendino, le commissioni V Cultura e III Lavoro hanno incontrato i vertici della Fondazione Torino Musei (FTM) per un aggiornamento sulla situazione che vede compromesso il posto di lavoro di 28 lavoratori e lavoratrici. Molti di questi ultimi, in maggioranza donne, hanno presenziato all’incontro, svoltosi nella Sala Carpanini di Palazzo Civico. Un clima composto ma attraversato da una sottile tensione, come logico quando si tratta di persone che si trovano di fronte alla prospettiva del licenziamento.
Maurizio Cibrario, presidente della Fondazione (nella quale sono presenti, oltre al Comune, la Regione Piemonte e le due principali fondazioni bancarie torinesi, Fondazione CRT e Compagnia di San Paolo) ha esordito dicendo che non vi sono novità rispetto a quanto già conosciuto, ricordando poi che un tavolo di confronto si aprirà, con la presenza di tutte le parti in causa, il 9 gennaio prossimo, presso gli uffici della Regione Piemonte. E rispondendo a una domanda posta dalle organizzazioni sindacali, Cibrario ha detto che ad oggi non è in grado di garantire il ritiro dei licenziamenti, resisi necessari, ha ribadito, per riuscire a chiudere il bilancio della FTM, specificando inoltre che l’ipotesi di eventuali contratti di solidarietà è considerata come un paracadute per eventuali difficoltà future. Cibrario ha anche chiesto maggiore certezza sui contributi, evidenziando inoltre il problema delle manutenzioni straordinarie e sostenendo che la Fondazione, vanta crediti per 12 milioni.
I consiglieri e consigliere dell’opposizione (Lo Russo, Lavolta, Foglietta, Artesio, Ricca e Tresso) si sono espressi in termini critici nei confronti della scelta di procedere a licenziamenti, anche sottolineando quelle che hanno definito le inadeguatezze dell’attuale amministrazione comunale nella gestione della situazione della FTM e in generale delle politiche culturali. In vari interventi, anche la preoccupazione per la sostenibilità economica della FTM nei prossimi anni, oltre alla richiesta di chiarimenti sul futuro dell’offerta culturale per la città.
L’assessora Leon ha rivendicato l’impegno dell’amministrazione su questa complicata vicenda, a partire dal rispetto degli accordi che a suo tempo avevano previsto la possibilità di reintegrare i dipendenti comunali passati alla Fondazione: in dieci saranno riassunti da Palazzo Civico, mentre si continuerà a lavorare, con i soci della Fondazione, per trovare una soluzione riguardante le restanti 18 persone.
Leon ha anche aggiunto che sono stati stanziati 5,5 milioni all’anno per il prossimo triennio, ricordando poi il nuovo piano di sviluppo delle attività culturali della Fondazione già illustrato in Consiglio comunale il 20 dicembre scorso http://www.comune.torino.it/cittagora/in-breve/fondazione-torino-musei-dibattito-su-prospettive-e-problemi-occupazionali.html
Per la maggioranza sono intervenuti i consiglieri Ferrero, Fornari e Iaria, riaffermando l’impegno della Città, informandosi sulla consistenza delle attività di fund raising svolte dalla FTM e riconducendo alle amministrazioni precedenti le cause dei problemi odierni. Particolarmente criticata, ad esempio, la scelta fatta nel 2013 di pagare i contributi alla Fondazione in proprietà immobiliari anziché in denaro.
Al netto di un incontro sindacale previsto per oggi pomeriggio, l’appuntamento successivo è fissato presso la Regione Piemonte per il 9 gennaio, data nella quale si spera di poter iniziare a delineare soluzioni adeguate, con il concorso di tutti i soggetti coinvolti.
Claudio Raffaelli