Durante la seduta delle Commissioni Seconda, Prima, Quarta e Sesta del 3 giugno 2021, presieduta da Roberto Malanca, è stato presentato il progetto di recupero a uso terziario dell’area dell’ex Ipab Buon Pastore in corso Principe Eugenio a Torino, alla presenza dell’assessore all’Urbanistica Antonino Iaria.
L’architetto Cristiano Picco dello Studio Picco ha illustrato l’intervento previsto sull’area, acquisita all’asta a marzo 2021 dall’impresa di costruzioni Cogefa, spiegando che l’edificio ottocentesco è in stato di abbandono dal 1977, quando fu chiuso l’istituto, ed è in pessime condizioni.
L’approccio dell’intervento – ha spiegato Picco – è conservativo: verrà demolita soltanto una vecchia autorimessa per ampliare lo spazio verde.
Verranno rifatti intonaci, coperture e tutti gli interni dei tre piani e del sottotetto per allestire uffici per un centinaio di persone dipendenti del gruppo Cogefa.
Nel dibattito in Commissione la consigliera Eleonora Artesio (Torino in Comune) ha criticato la vendita – seppur legittima – dell’immobile, che faceva parte di un patrimonio immobiliare Ipab destinato direttamente a finalità socio-assistenziali, la variazione della destinazione d’uso e il fatto che non sia ancora stato definito il preciso utilizzo dei proventi. Il progetto avrebbe dovuto essere coerente con i vincoli di destinazione originari e con gli indirizzi dati dal Consiglio Comunale – ha ribadito Elide Tisi (PD), mentre Massimo Giovara (M5S) ha criticato chi non ha mai affrontato la questione dei beni Ipab negli ultimi 40 anni. Giovanna Buccolo (M5S) ha chiesto trasparenza nella destinazione delle risorse a fini socio-assistenziali.
L’assessore Iaria ha quindi spiegato che i proventi derivanti dall’immobile sono vincolati e saranno investiti in conto capitale nel welfare comunale e che comunque l’Amministrazione non avrebbe avuto fondi propri per riqualificare l’edificio.
Massimiliano Quirico