Due libri, dieci minuti, cento detenuti e una ricorrenza. E una sfida. Quella del Circolo dei lettori e della Garante dei diritti dei detenuti della Città di Torino di portare all’interno della Casa circondariale di Torino “Lorusso e Cutugno” sei professionisti dell’editoria per confrontarsi sul tema della lettura.
In occasione della celebrazione di Sant Jordi, il 23 aprile, Barcelona diventa “rose & libri”: le donne regalano libri agli uomini, che rispondono omaggiando rose. Dal 1996 questa curiosa quanto romantica tradizione catalana è diventata la Giornata mondiale del libro. Ieri era il 23 aprile e la sfida l’hanno raccolta: Davide Ferraris, un libraio, Giulio Biino lettore seriale, Jacopo Rosatelli che insegna in un istituto superiore di Torino, Elena Stancanelli, Rosita Ferrato e Antonio Pascale che scrivono libri. Preceduti dal saluto istituzionale del direttore del “Lorusso e Cutugno” Domenico Minervini e del presidente del Consiglio comunale di Torino, Fabio Versaci, e accompagnati da Maurizia Rebola, direttore del Circolo dei Lettori, e da Monica Cristina Gallo, Garante torinese dei diritti dei detenuti, sono saliti sul palco del teatro interno al penitenziario torinese per presentare, in dieci minuti, due libri a cui sono particolarmente affezionati. Hanno parlato di letture, raccontato storie, trasmesso emozioni. Cinquanta minuti per condividere la passione per la lettura. E ricordare che si può leggere davvero dappertutto.
All’incontro ha partecipato anche la commissione Legalità del Comune di Torino rappresentata, nell’occasione, dal consigliere Francesco Tresso.
Marcello Longhin