Una svolta che salvaguarda arte e ambiente. “La Totalità” la scultura dell’artista greco Costas Varotsos, in stato di degrado e abbandono nell’originale collocazione di piazza Benefica, tornerà a riflettere luce e sole, attraverso i suoi “vassoi” di vetro, accanto al grattacielo Intesa San Paolo.
La notizia è stata confermata questa mattina dal vice sindaco Guido Montanari, dall’assessora alla Cultura Francesca Leon, nel corso della riunione congiunta delle commissioni Cultura e Urbanistica, presieduta da Daniela Albano, presente lo stesso artista.
L’opera, costituita da piani di vetro sovrapposti per un peso di 25 mila kg. per un’altezza di poco più di 9 metri, fu collocata nel 1999 in piazza Benefica.
Grazie ad un protocollo di intesa tra Città di Torino, Intesa-SanPaolo e Centro di restauro della Venaria, dopo analisi sulle strutture metalliche, nel 2017 è stata rimossa per essere riprogettata, alla luce delle innovazioni tecnologiche, e restaurata.
La nuova collocazione, in un’area di circa 20 metri quadri, all’interno del giardino Nicola Grosa.
Costo complessivo dell’operazione 209 mila euro, 170 mila dei quali, finalizzati al restauro, finanziati da Intesa SanPaolo. A carico della Città le spese legate alla rimozione dell’opera da piazza Benefica e quelle necessarie per la costruzione del basamento, nella nuova sede, per circa 59 mila.
A favore della scelta della nuova collocazione, che ha visto il gradimento di Renzo Piano, autore del progetto del grattacielo, anche l’assenza, nel sottosuolo, di sottoservizi quali reti idriche, gas, fibre ottiche ecc.
Nel corso della riunione, Costas Varotsos ha ricostruito l’origine dell’idea de “La totalità”, avvenuta in anni durante i quali Torino si stava ridisegnando una nuova identità, dopo un passato di capitale industriale.
Ha quindi mostrato una presentazione delle sue opere realizzate in Grecia, in Svizzera, in Spagna, negli Stati Uniti e in Italia (oltre a Torino, in Abruzzo, Campania, Lazio e Sicilia).
Federico D’Agostino