L’assessore Sacco ha risposto in Sala Rossa ad una richiesta di comunicazioni
L’assessore Alberto Sacco ha risposto, ieri pomeriggio in Consiglio comunale, ad una richiesta di comunicazioni del consigliere Roberto Rosso (Fd’I), presentata per conoscere le intenzioni della Sindaca in merito alla gestione dell’aeroporto di Caselle e agli eventuali provvedimenti che intende adottare nel Masterplan 2030 per prevedere investimenti idonei alla sua ripartenza. Questa la risposta dell’assessore Alberto Sacco: Abbiamo chiesto e ottenuto alcune precisazioni da parte della dirigenza dell’aeroporto. Nel 2018, secondo anno migliore di sempre per lo scalo torinese, sono stati superati nuovamente i 4 milioni di passeggeri trasportarti. Nel 2013 erano poco più di tre milioni, quindi il traffico è cresciuto in cinque anni di oltre il 30%. Caselle è in grado di gestire un traffico di oltre 6,5 milioni di passeggeri l’anno e accogliere qualsiasi tipo di aeromobile. L’inizio del 2019 ha fatto registrare, a gennaio, un +6,4% di passeggeri rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Per la prossima stagione estiva sono già in vendita voli verso 25 aeroporti internazionali e 14 nazionali. Dal 2014 al 2017 sono stati effettuati investimenti in infrastrutture e impianti per oltre 17 milioni di euro. Nel 2018 investiti circa 6,5 milioni e 11 milioni sono previsti nel 2019 per lavori vari di manutenzione e ristrutturazione della struttura. Gli impegni di Sagat in materia di investimenti, fino al 2035 prevedono un impegno di 84 milioni di euro. Infine, lo slot tariffe: l’assegnazione viene effettuata gratuitamente da parte di Assoclearance, organismo terzo designato dallo Stato, e non dipende da Sagat. Al termine dell’intervento di Sacco hanno preso la parola i consiglieri comunali. Di seguito i loro interventi. Roberto Rosso (Fd’I): Abbiamo appena sentito la descrizione del paese delle meraviglie. Ma noi non siamo Alice. E la relazione di Sagat è zeppa di inesattezze. Torino è la quarta città d’Italia ma Caselle è il quattordicesimo aeroporto del Paese per voli e passeggeri, non si può dire che sia una situazione ottimale. Nel periodo estivo verranno tagliati altri venti voli, con Alitalia che ha soppresso tutti i voli nazionali e internazionali tranne Roma. Sagat guadagna molto facendo poco volume. Ci sono state negli ultimi mesi diverse proteste di piazza contro l’isolamento della nostra città, evitiamo almeno l’isolamento aereo. E il masterplan non prevede l’investimento di 84 milioni raccontato in relazione. Infine, aeroporti più piccoli hanno attuato strategie vincenti di comarketing con compagnie low cost, trasformando radicalmente le prospettive dei singoli scali. A Torino, non essendoci più Alitalia, credo sia l’unica strada percorribile: non servono grandi investimenti, serve creare sinergia fra il Comune, la Regione e l’impresa che gestisce i voli low cost. Andrea Russi (M5S): Era preventivato un rialzo dei passeggeri, effetto dei nuovi sky charter. Ascolteremo a inizio marzo in Commissione il nuovo amministratore dell’azienda, anche in vista della prossima stagione estiva, per comprendere meglio la situazione. Siamo poi preoccupati di perdere l’attuale eccellente gestione di controllo del volo, con ripercussioni anche sui lavoratori. Piero Fassino (PD): Serve un’azione attiva di accompagnamento dell’Amministrazione comunale per definire nuovi collegamenti di volo. L’aeroporto è una struttura essenziale per lo sviluppo turistico ed economico della città e le cifre dicono che le dinamiche di crescita sono possibili. Non ci possono però essere a 100 chilometri di distanza due aeroporti intercontinentali: c’è già Malpensa, con cui occorre collaborare, anche perché l’attuale proprietario di Sagat è azionista di Malpensa. Osvaldo Napoli (Forza Italia): L’aeroporto di Torino offre ottimi servizi e ottima puntualità dei voli, ma non può vivere solo sulle destinazioni estive. Con la collega parlamentare Ruffino ho presentato un’interpellanza al Ministro per capire le intenzioni dell’Enav su controllo del volo. Mi auguro poi Alitalia possa offrire qualche collegamento ulteriore su Torino. Il Comune e la Regione devono però farsi parte attiva. Al termine del dibattito, ha ripreso la parola l’assessore Sacco per concludere il dibattito: Collaboriamo attivamente con l’aeroporto, quote possedute dalla Città a parte. Discutiamo con i vettori, lavoriamo sulle nuove tratte, ma abbiamo una forte competizione. L’aeroporto è comunque molto migliorato, i dati sono in crescita e sono fiducioso per l’aggiunta di nuove tratte. E continueremo a lavorare in sinergia con l’aeroporto.
ML – MQ