Nella seduta del 27 luglio 2020 la Sala Rossa ha approvato il Rendiconto 2019 del Comune di Torino, con 21 voti favorevoli e 10 contrari.
Nell’illustrare la deliberazione e i relativi allegati, l’assessore al Bilancio Sergio Rolando ha rimarcato il proseguimento del risanamento dei debiti e la complessiva diminuzione dei residui attivi e passivi.
Sono migliorate anche le attività di riscossione e le tempistiche di pagamento dei fornitori, che sono passate dai 112 giorni del 2018 ai 48 giorni del 2019.
Al 31 dicembre 2019, il disavanzo dell’ente è di 913 milioni e 787mila euro, conteggiato utilizzando i nuovi metodi di contabilità, in particolare per quanto riguarda la determinazione del fondo dei crediti di dubbia esigibilità con il metodo ordinario e l’obbligo di esposizione delle quote del fondo anticipazione liquidità.
Il Rendiconto, approvato dalla Giunta Comunale il 23 giugno 2020, era stato discusso in diverse sedute di Commissione, dal 10 al 24 luglio scorso.
Con la deliberazione sono stati approvati anche alcuni emendamenti proposti dalla Giunta che correggono dei meri errori materiali.
Nel dibattito in Sala Rossa, la consigliera Maria Grazia Grippo (PD) ha criticato la riduzione di oltre 2 milioni di euro della spesa per le politiche sociali rispetto al Rendiconto dello scorso anno, mentre Eleonora Artesio (Torino in Comune) ha evidenziato l’andamento variabile dei trasferimenti correnti, con la riduzione dei finanziamenti statali e regionali, e la progressiva riduzione dei residui attivi, invitando la Città a rivedere l’efficacia e la credibilità delle proprie politiche tariffarie e sanzionatorie. Artesio ha inoltre lamentato la debolezza del Comune di Torino nell’affrontare la questione dei derivati. Il capogruppo PD Stefano Lo Russo, nell’annunciare il voto negativo del Partito Democratico, ha sottolineato il progressivo impoverimento della città e la mancanza di politiche attive e di sviluppo, in particolare per quanto riguarda le infrastrutture, con la rinuncia a effettuare scelte strategiche. Fabio Versaci (M5S), nel rimarcare la compattezza della Maggioranza, ha elogiato il piano di risanamento dei conti portato avanti dalla Giunta e la riduzione dei tempi di pagamento dei fornitori. Il capogruppo di Forza Italia, Osvaldo Napoli, nel dichiarare la non partecipazione al voto, ha apprezzato l’impegno e il sacrificio dei consiglieri comunali di maggioranza, pur nella diversità di idee e opinioni. Deborah Montalbano (DemA) ha denunciato la riduzione strutturale delle risorse destinate al contrasto alle povertà, scese da 40 milioni di euro a 32,6 milioni, e il mancato rafforzamento dei servizi sociali. Mancano investimenti e politiche di sviluppo per dare occasioni concrete di lavoro, secondo Francesco Tresso (Lista civica per Torino), che avrebbe auspicato una maggiore attenzione al territorio e ai servizi diffusi e ha quindi dichiarato il proprio voto contrario al provvedimento.
Massimiliano Quirico