La memoria della toponomastica. Una ricerca

Sono state presentate, questa mattina a Palazzo Civico, le anticipazioni dei risultati della ricerca “Strada per Strada – Torino e la sua memoria” realizzata e curata dal DIST, il Dipartimento interateneo di Scienze, progetto e Politiche del territorio di Politecnico e Università, in collaborazione con la Città. La presentazione è avvenuta durante una seduta congiunta della Conferenza capigruppo con la quinta commissione, presenti i tre relatori della ricerca: Luca Davico, Francesco Fiermonte e Sara Racca, la presidente del Consiglio comunale, l’assessore alla toponomastica e la presidente di Quinta commissione. La ricerca, iniziata nell’autunno dell’anno scorso, si basa su analisi e riflessioni inerenti il tema delle intitolazioni in toponomastica e su quale influenza abbiano sulla vita quotidiana. Nello specifico il lavoro è diviso in due parti: la prima parte si occupa di spiegare chi decide i toponimi, con quali motivazioni e quali sono i grandi gruppi (città, donne, poeti, politici, musicisti…) che si dividono le varie intitolazioni a Torino, dalla fine dell’Ottocento ad oggi. Una seconda parte è, invece, dedicata alla percezione che hanno i torinesi dei vari toponimi, il linguaggio con cui vengono percepiti, riconosciuti e definiti (piazza Bèngasi o Bengàsi?), la mappatura e le curiosità riguardanti la #toponomastica torinese. Il lavoro di ricerca è iniziato classificando le intitolazioni, quantificandone numero e tipo nelle varie epoche, raccogliendo testimonianze storiche, leggendo documenti e verbali. Sono seguite le interviste ai membri della Commissione toponomastica e si è concluso con il riassunto dei dati e la prospettiva di renderli pubblici. Stanno così prendendo forma: il libro “Torino e la sua memoria politica, strada per strada” che sarà presentato al pubblico in occasione del prossimo Salone internazionale del Libro e un sito web completamente dedicato alla ricerca.
Marcello Longhin