La sindaca Chiara Appendino ha risposto questo pomeriggio in Consiglio comunale ad una richiesta di comunicazioni del consigliere Marco Chessa (M5S) in merito all’aggiudicazione delle fasi finali della Coppa Davis alla nostra città. La ITF (International Tennis federation) ha ufficializzato oggi a mezzogiorno che le fasi finali della più importante competizione di tennis per squadre nazionali, in programma dal 25 novembre al 5 dicembre, verranno giocate a Innsbruck, Madrid e Torino. Ogni città ospiterà due gironi da tre squadre, mentre semifinali e finale si giocheranno nella capitale spagnola. A Torino, il PalAlpitour ospiterà le partite del girone in cui è presente la nostra nazionale (con Colombia e USA), quelle del girone che comprende Australia, Croazia e Ungheria e un quarto di finale. Nel sottolineare le positive ricadute economiche che la manifestazione avrà sul territorio, la Sindaca ha ricordato come il raggiungimento di questo importante traguardo sia il frutto di un lavoro intenso di collaborazione fra le istituzioni, con Federtennis e Regione Piemonte che hanno accompagnato la Città in questo percorso iniziato un anno fa. Torino sarà quindi al centro del palcoscenico internazionale grazie ad un evento che torna in Italia dopo molti anni e seguirà a pochi giorni di distanza un altro torneo di rilevanza mondiale, le finali ATP. Per Appendino, sarà anche il migliore modo possibile per celebrare il momento magico del tennis italiano che proprio in questi giorni vede entrare, per la prima volta, dieci nostri giocatori fra i primi cento della classifica mondiale. All’intervento della Sindaca hanno fatto seguito quelli dei consiglieri, primo fra tutti Marco Chessa che ha dichiarato la propria soddisfazione per un’iniziativa che si inserisce in un autunno a trazione sportiva, con la nostra città impegnata ad ospitare le finali ATP, le finali della UEFA Nations League di calcio, gli europei di baseball. Nella speranza che possano preludere all’organizzazione della finale di Champions femminile di calcio, dei mondiali Special Olympics e delle Universiadi invernali del 2025. Per Chessa, la nostra città deve continuare a supportare i grandi eventi sportivi che rimangono volano di crescita e leva di sviluppo turistico, commerciale, culturale. Eventi che potrebbero rivelarsi determinanti nella fase di ripartenza dopo la pandemia per le possibili ricadute economiche. Senza dimenticare lo sport di base che va ugualmente sostenuto, anche sollecitando il Governo a potenziare la quota del recovery fund destinato allo sport. Soddisfatto anche Osvaldo Napoli (Cambiamo! Con Toti) convinto che l’occasione “mondiale” sia da sfruttare al meglio, magari riuscendo a riportare il pubblico in presenza garantendo tutte le dovute precauzioni in materia di prevenzione sanitaria. Sarà comunque una grande opportunità di rilancio per l’economia locale, fortemente indebolita da questi mesi di grave crisi. Nel suo intervento, Federico Mensio (M5S), ricorda come il Rapporto Rota confermi che gli eventi di piccolo cabotaggio, o comunque ridotti nel tempo, sono quelli che hanno permesso di rilanciare il turismo nella nostra città. Ma Torino ha iniziato un percorso di resilienza e adattamento ai cambiamenti climatici e per questo bisogna evitare di costruire nuovi impianti consumando suolo. “Sono contento ogni volta si accendono i riflettori su Torino”, ha affermato Raffaele Petrarulo, convinto che la svolta sia arrivata grazie alle Olimpiadi invernali del 2006. Per il capogruppo di Forza Italia le grandi manifestazioni sportive possono rappresentare una nuova, forte, occasione di rilancio per la città, ma vanno accompagnate da interventi strutturali per migliorare la qualità del trasporto nazionale ed internazionale (l’aeroporto di Caselle) e del trasporto pubblico locale. Ha chiuso la serie degli interventi la consigliera Deborah Montalbano (Gruppo Misto – De.Ma) critica sulle modalità di comunicazioni che le sono sembrate autocelebrative a fronte della condizione di evidente sofferenza che le realtà sportive di base del territorio stanno attraversando. Per la consigliera poi, i grandi eventi non appartengono alla storia del Movimento 5 Stelle e per questo, le scelte attuali della maggioranza sembrano una politica “elemosinaria” verso il Partito Democratico in prospettiva elettorale.
Marcello Longhin