A settembre festeggerà i trent’anni di attività. La Cooperativa Arcobaleno, impresa di servizi ambientali, praticamente impossibile non conoscere la raccolta carta porta a porta di “Cartesio” dai classici contenitori gialli, nasce come prodotto dell’esperienza del Gruppo Abele con l’obiettivo di fornire una seconda occasione a persone che vivono condizioni di #marginalità attraverso l’inserimento nel mondo del lavoro.
Ci lavorano circa trecento persone, producendo un fatturato annuo di 15 milioni di euro che, operando senza fine di lucro e con scopi sociali, vengono sempre reinvestiti nelle attività della cooperativa. Che in questi tre decenni ha sviluppato nuove strategie e allargato gli orizzonti di #imprenditoria sociale senza però cambiare pelle, rimanendo fedele agli obiettivi iniziali che la caratterizzano. Dalla semplice raccolta carta, Arcobaleno è passata al servizio di raccolta di #rifiuti ingombranti; alla logistica, raccolta e trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche; alla rimozione e allo smaltimento in sicurezza dell’amianto. Offre un servizio di dematerializzazione, digitalizzazione e archiviazione dei documenti per le aziende e gli enti pubblici e, con le imprese controllate Abel Nutraceuticals e Biosfered, si occupa di estrazioni vegetali e da piante officinali per produrre integratori alimentari. Di tutto questo e di molto altro ancora, progetti in rampa di lancia ed altri più a lungo termine, hanno parlato ieri pomeriggio i vertici della cooperativa, guidati dal presidente Tito Ammirati, ospiti di una seduta congiunta delle commissioni Ambiente, Bilancio e Sanità. Fra le novità che hanno presentato, la prossima realizzazione in collaborazione con il CH4 Sporting Club, già operativo in zona Lingotto, di un’area sportiva polivalente nell’area compresa fra via Casteldelfino e corso Grosseto, che avrà anche funzione aggregativa e di centro d’incontro per il #territorio del quartiere Borgo Vittoria.
Marcello Longhin