Una proposta di mozione depositata dal consigliere Roberto Rosso ha dato lo spunto per l’audizione, da parte delle commissioni Trasporti e Bilancio, della Commissione Tecnica Torino-Lione, un organo consultivo istituito l’anno scorso con delibera della Giunta comunale.
La mozione proposta dal consigliere, partendo dall’aver appreso di una possibile riduzione dei costi della tratta italiana della linea ad alta velocità Torino-Lione, poneva la questione di un intervento da parte della Città nei confronti del governo per ottenere che i fondi risparmiati venissero comunque utilizzati sul territorio torinese, auspicando a questo fine un rientro della Città nell’Osservatorio sulla TAV.
I professori Alberto Poggio e Angelo Tartaglia, a nome della Commissione Tecnica, hanno chiarito che i presunti risparmi, indicati dalla mozione in circa 3 miliardi di euro, potrebbero determinarsi solo laddove esistesse uno stanziamento di fondi. E’ vero che il ministro Delrio ha ipotizzato una revisione del progetto depositato nel 2011 da RFI per la tratta italiana della Torino-Lione, hanno spiegato i due esperti, ma il CIPE non lo ha ancora approvato e quindi non risulta finanziato.
Poggio e Tartaglia hanno anche effettuato una panoramica dello stato di realizzazione della linea Torino Lione, segnalando come da parte della Francia la decisione finale sulla costruzione della tratta di propria esclusiva competenza (Lione – St.Jean de Maurienne, con SNCF quale responsabile) sia stata congelata sino al 2035. Al tempo stesso, la revisione del progetto per la tratta italiana Torino-Bussoleno ventilata dal governo comporterebbe l’utilizzo delle strutture ferroviarie già esistenti, con le opportune modifiche. Del tratto transfrontaliero, il tunnel di base da 8,6 miliardi di euro, ancora non si è costruito nulla tranne alcune opere accessorie: 9 km di gallerie di servizio trasversali sul versante francese e i 7 km alla Maddalena, in Val Susa.
In ogni caso, restando all’oggetto della proposta di mozione in discussione, i due docenti del Politecnico (che partecipano alla Commissione Tecnica a titolo personale, volontario e gratuito) hanno sostenuto che, essendo l’Osservatorio un organo puramente consultivo, non costituirebbe sede di trattativa per l’assegnazione di eventuali fondi risparmiati tramite revisione del progetto. Poggio e Tartaglia hanno anche presentato dei dati secondo i quali il traffico commerciale tra i due versanti delle Alpi, sia su gomma che su ferro, segna una curva discendente da molti anni. Per quanto concerne i flussi di passeggeri su treno fra Italia e Francia, questi si aggirano sui 2.000 al giorno (20.000 i passeggeri giornalieri registrati sul tratto ferroviario Bologna-Firenze). Perplessità sull’opportunità dell’audizione sono state manifestate da alcuni consiglieri dell’opposizione (Napoli, Ricca), mentre il consigliere Lubatti ha chiesto l’audizione del Commissario straordinario per la TAV, Paolo Foietta. In ogni caso, l’argomento della TAV, secondo quanto già deliberato in Sala Rossa, sarà oggetto di un Consiglio comunale aperto dopo la pausa estiva.
Nelle immagini: la riunione a Palazzo Civico; i professori Alberto Poggio e Angelo Tartaglia