“La riunione di questa mattina vuole dimostrare l’attenzione del Consiglio comunale sui temi della sicurezza nei cantieri di lavoro e, nello stesso tempo, vuole evidenziare come le stesse aziende partecipate del Comune chiedano il rispetto delle regole in tema di sicurezza alle aziende vincitrici di appalti”.
Così Pierino Crema, presidente della commissione Lavoro, ha introdotto l’incontro, in congiunta con le commissioni Ambient, Partecipate e Servizi Pubblici locali, con i vertici Smat, dopo il grave incidente del 18 novembre scorso nel quale perse la vita Fatmir Isufi.
Sulla vicenda c’è un’indagine in corso. L’operaio, è stato ricordato, morì colpito dal braccio di una gru di 20 metri, al termine del servizio, mentre stava abbandonando il cantiere utile alla costruzione di una struttura per la posa di pompe di rilancio per il serbatoio di Valsalice e per Moncalieri, all’interno dell’area dell’impianto di potabilizzazione del Po.
Il presidente di Smat, Paolo Romano, ricordando come un così grave incidente non si verificasse in un cantiere Smat da oltre 15 anni, ha sottolineato come la sola gru sia sotto sequestro mentre il cantiere sia risultato conforme alle norme sulla sicurezza.
L’amministratore delegato, Armando Quazzo si è soffermato sul fatto che la società Pangeo, esecutrice dei lavori, sia stata cooptata e non fosse in subappalto. Ha specificato che la gara per l’affidamento dei lavori non avesse come criterio l’aggiudicazione attraverso il massimo ribasso ma quello dell’offerta più vantaggiosa, nella quale il 70% del punteggio riguarda gli aspetti tecnici e solo il 30% quella economica. Nell’offerta della società aggiudicatrice, 590 mila euro erano destinati ai costi per le garanzie di sicurezza.
I consiglieri e le consigliere intervenute hanno rinnovato il sentimento di cordoglio e di vicinanza alla famiglia già espresso con un minuto di silenzio in Sala Rossa, all’indomani della tragedia.
Il vicepresidente della Commissione, Ferrante De Benedictis, ha evidenziato come nel nostro Paese manchi una cultura della sicurezza, un approccio non solo legato alla sanzione. Occore, ha aggiunto, che la sicurezza diventi un valore fondante della società. Pietro Tuttolomondo (PD) ha messo in risalto la necessità della formazione così come Daniele Cerrato (PD) ha espresso la necessità di creare una cultura della sicurezza, soprattutto nelle aziende piccole. Secondo Caterina Greco (PD) è importante verificare come siano spese da parte di consiglieri Luca Pidello e Angelo Catanzaro (PD), la richiesta di conoscere eventuali interventi di sostegno da parte di Smat alla famiglia dell’operaio.
A tale proposito, Romano ha risposto che tra i dipendenti Smat sono state devolute un certo numero di ore di lavoro, da parte dei 1050 dipendenti, al momento non ancora conteggiate. Successivamente, la Smat raddoppierà la cifra raccolta per devolverla alla famiglia.
Federico D’Agostino