Volendo utilizzare una metafora ciclosportiva, si può dire che il Giro del DAE delle Circoscrizioni, è arrivato oggi a concludere la sesta tappa. La sede di corso Corsica delle nuova Circoscrizione 8, nata dalla fusione con la “9” ha, infatti, ospitato questa mattina la cerimonia inaugurale per l’installazione di un defibrillatore automatico esterno (DAE, appunto), donato dall’Associazione Onlus Live alla Città di Torino. L’ambito è quello del progetto “Torino città cardioprotetta”, a cui hanno aderito le circoscrizioni, alcune delle quali hanno già provveduto all’installazione.
A fare gli onori di casa, questa mattina, il presidente della circoscrizione Davide Ricca, preoccupato che la sua segretaria sia tra le dipendenti abilitate all’utilizzo dell’apparecchiatura: “vuole forse dire che sono a rischio?” ha scherzato, nel salutare gli intervenuti alla cerimonia. Salvo poi ricordare l’importanza dell’iniziativa e la scelta di installare il defibrillatore in un luogo significativo e simbolico della sede circoscrizionale “la casa di tutti i residenti di questa circoscrizione, anche quelli che abitano più lontano”. Nell’intervento successivo, Enzo Lavolta, vicepresidente vicario del Consiglio comunale, ha invece insistito sull’importanza di questa campagna di sensibilizzazione verso la promozione della cultura del primo soccorso. Lavolta, nel ricordare i 70mila morti l’anno nel nostro Paese a causa di arresto cardiaco improvviso, ha rimarcato la necessità di trattare con grande tempismo il malcapitato (in percentuale minore la malcapitata, le donne sono meno colpite da questo tipo di accidente), non solo per evitarne la morte ma, anche per scongiurare i danni permanenti che un periodo troppo lungo di assenza di afflusso del sangue al cervello (è il cuore che pompa sangue), inevitabilmente provoca. Anche Marco Chessa, fra i promotori dell’iniziativa insieme a Lavolta, ha insistito sull’importanza e sulla necessità di allenarsi ad intervenire in modo rapido ed efficace: “morti che si possono evitare con un pronto intervento. È questa la direzione che dobbiamo continuare a seguire”. Alla cerimonia era presente anche Lorenzo Pisano, atleta della nazionale azzurra di ginnastica artistica: “stiamo attraversando una rivoluzione culturale – ha detto il giovane campione – cominciata con la normativa che obbliga tutte le società sportive a dotarsi di defibrillatore, uno strumento salvavita. Il passaggio successivo dovrebbe essere che tutti siano in grado di utilizzarlo, in fondo non serve essere medici per farlo funzionare”.
Marcello Longhin