Prosegue l’attenzione del Consiglio comunale sulla vicenda del servizio di trasporto per gli allievi disabili che frequentano le scuole cittadine, gestito dalla ditta Tundo. L’assessora Federica Patti ha oggi comunicato un aggiornamento della situazione, partendo dal fatto che 12 linee sono state affidate ad un’altra ditta, mentre su altre 35 prosegue l’esercizio della ditta Tundo. Su richiesta di Banca Farma Factoring, alla quale Tundo ha ceduto il credito, nei giorni scorsi si è svolta una riunione con la Città e con la ditta, nel quale era emersa la possibilità che la ditta riprendesse i pagamenti degli stipendi a partire dalla mensilità del luglio scorso. La ditta si era impegnata a pagare entro scorsa settimana, ha spiegato Patti, ma ciò non è avvenuto e la Città proseguirà con il pagamento sostitutivo degli stipendi secondo il Codice degli Appalti. anche se azienda non ha inviato i cedolini per poter fare i pagamenti, gli uffici valutano strade alternative. Ci sarà incontro coi sindacati ed è stato contattato l’Ispettorato del Lavoro per un’ingiunzione di pagamento. La Città ha anche liquidato una seconda tranche di fatture ai subappaltatori, una terza nelle prossime settimane, ha informato Patti, precisando poi che il prossimo capitolato d’appalto è stato perfezionato e sarà pubblicato il 20 dicembre sulla Gazzetta Ufficiale, con termini abbreviati a 15-20 giorni. Essendo in scadenza l’attuale appalto al 31 dicembre, l’assessora ha spiegato che sarà prorogato il servizio ora affidato, ma che si sta lavorando anche a soluzioni alternative se Tundo non si rendesse disponibile alla proroga provvisoria
Alla relazione dell’assessora sono seguiti gli interventi di vari consiglieri. Silvio Magliano ha stigmatizzato il ritardo nel bandire l’appalto, pubblicato a pochi giorni dalla scadenza, segnalando come sia stato costituito un comitato di genitori, che il consigliere ha proposto di coinvolgere in una cabina di regia del servizio. Magliano ha anche espresso preoccupazione per il funzionamento del servizio in proroga e per i lavoratori, dicendo che piuttosto dell’incertezza meglio sarebbe sospendere il servizio per qualche settimana. Critica sul ritardo nella pubblicazione del bando anche Chiara Foglietta, che ha ricordato la manifestazione di lavoratori e famiglie utenti svoltasi nei giorni scorsi, reclamando una ferma volontà di porre rimedio a una situazione disastrosa. Si rischia di avere il servizio scoperto per due mesi, ha insistito Foglietta, ricordando come il Consiglio si stia occupando da tempo del problema. Eleonora Artesio, da parte sua, ha ricordato come problemi con la ditta oggi affidataria si siano verificati anche in altre città, occorre tutelare amministrazione e utenti, ragion per cui qualcosa non funziona nelle procedure di valutazione e affidamento, se ditte inaffidabili si aggiudicano i servizi. Sulla questione della prosecuzione in proroga del servizio in attesa del nuovo affidamento, Artesio ha sottolineato che il capitolato dovrebbe provvedere ad un obbligo della ditta in questo senso, chiedendo rassicurazioni su continuità del servizio e obbligo di rilevare il personale. Giovanna Buccolo ha riconosciuto il lavoro svolto dagli uffici ma si è aggiunta alle preoccupazioni espresse dai colleghi sulla continuità del servizio. Sull’art.30, meglio non sospenderlo vista la scarsa collaborazione della ditta. La consigliera ha chiesto la convocazione di una commissione nei prossimi giorni. Francesco Tresso si è detto preoccupato e sconcertato del ritardo nella pubblicazione del bando, ricordando come il Consiglio discuta da tre mesi di questa vicenda e chiedendo che la sindaca si esprima in aula.
L’assessora Patti si è detta disponibile al confronto in commissione, affermando che non si rescinde un contratto se su 400 bambini, 370 non subiscono disservizi. Ricordando di aver incontrato lavoratori e genitori, Patti ha detto di comprendere come sia più facile, politicamente, il gesto di rescindere il contratto, ma occorre tutelare chi il servizio bene o male ce l’ha, seppure con criticità, così come per non interrompere il servizio a danno della clausola sociale. Sul periodo di transizione, non viene sottovalutato il problema, gli uffici hanno lavorato mesi su un appalto complicato per fare in modo che fosse fatto al meglio. Gli uffici lavorano a eventuali soluzioni alternative, ha detto l’assessora, ricordando di avere proposto ai genitori di arrivare ad un processo condiviso di verifica del servizio e di credere che comunque la ditta Tundo accetterà il servizio in proroga.
Claudio Raffaelli