L’argomento dell’edilizia abitativa continua ad essere esaminato del Consiglio comunale. In IV^ Commissione è stata ascoltata la voce del Cit, il Consorzio intercomunale torinese, gestore di un patrimonio di millesettecentosessanta case popolari tra Erp e alloggi di edilizia agevolata a Torino e nei Comuni limitrofi associati della cintura.
Il direttore Paolo Toscano ha evidenziato ai Commissari gli obiettivi ambiziosi che si è dato il Consorzio, composto oggi da una struttura di nove dipendenti; nato negli anni Ottanta si rilanciò nel 2015 dopo l’uscita di alcuni Comuni soci nei primi anni Duemila. Grazie al meccanismo del ‘superbonus 110 per cento’ e al sistema dello ‘sconto in fattura’ il Cit ha avviato negli ultimi due anni investimenti per circa settantasette milioni di euro, di cui dodici a Torino; l’idea è di efficientare entro il 2023 l’intero patrimonio immobiliare amministrato costruito agli anni Ottanta che comporta, data l’anzianità edificatoria, costi di gestione rilevanti a carico degli inquilini. Tutti gli alloggi amministrati dal consorzio – ha evidenziato il direttore – saranno riqualificati.
Il ritardo nella riscossione delle spese di gestione è un situazione critica anche per il consorzio intercomunale. Toscano ha rimarcato la situazione di morosità per milletrecento nuclei familiari su millesettecentosessanta complessivi con un debito contestato complessivo di 5,4 milioni; se guardiamo il dato riferito agli stabili nel Comune di Torino è incoraggiante il calo dei mancati pagamenti negli ultimi due anni, dal 2019 al 2021, scesi da circa 950.000 euro a 850.000.
Ai lavori della Commissione presieduta da Vincenzo Camarda (Pd) sono intervenuti i consiglieri Catanzaro, Garione, Crema, Ravinale, Cerrato e Garcea.
(Roberto Tartara)