In Consiglio comunale si è a lungo discusso della morte di Maurizio Gugliotta, ucciso domenica 15 ottobre durante una lite al mercato di libero scambio di via Carcano.
Gli assessori Finardi e Giusta, e alla conclusione degli interventi dei consiglieri, la sindaca Chiara Appendino, hanno riferito in Aula in merito all’accaduto.
L’assessore alla sicurezza Roberto Finardi ha riepilogato i fatti accaduti attraverso il verbale redatto dalla Polizia Municipale per poi spiegare quanto deciso in Prefettura con il Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico.
Si è stabilito – ha detto – che gli appuntamenti in programma nei due prossimi fine settimana – 21 e 22 ottobre e il weekend successivo, concomitante con le celebrazioni dei santi, non verranno svolti per lutto.
L’assessore alle Pari opportunità e alle politiche per l’integrazione, Marco Giusta, ha ricordato come il mercato di libero scambio in via Carcano sia una soluzione provvisoria. Ha ribadito l’idea di spostare in un’unica zona il mercatino, avviando una progettualità più ampia che sviluppi competenza lavorative e migliori le azioni di sostenibilità ambientale, augurandosi di raccogliere entro la fine dell’anno i primi frutti del lavoro svolto.
In replica ai tanti interventi (a questo collegamento il comunicato stampa con le sintesi delle dichiarazioni dei consiglieri ), ha precisato di aver convocato l’associazione gestore del mercato di libero scambio, mentre la verifica dell’applicazione del Regolamento e delle azioni da intraprendere avverrà in una seconda fase .
La sindaca Chiara Appendino ha concluso il dibattito: Il mio primo pensiero – ha detto – va alla famiglia del signor Gugliotta; la Città si stringe attorno alla sua famiglia e a tutte le persone colpite dal lutto. E desidero rivolgere un plauso sentito alla Polizia municipale per lo strepitoso lavoro svolto.
Mi ricollego all’intervento della consigliera Artesio; dobbiamo essere in grado di fare dei distinguo in merito alle caratteristiche di un fenomeno ampio, su scala europea, e non soltanto locale o nazionale.
Tre sono gli elementi che lo definiscono e lo comprendono: la povertà, la scurezza e l’immigrazione. E questo rende impensabile che un sindaco da solo possa avere le leve ed essere in grado di risolvere il problema. E tantomeno non è pensabile che le politiche comunali siano risolutive, occorre che ciascun soggetto faccia la propria parte.
Ricordo che finora non stato individuato un modello vincente, poiché il tema è molto complesso. E più viene strumentalizzato, più diventa difficile affrontarlo in modo serio.
Abbiamo tentato un percorso che si protrarrà nel tempo, come ha spiegato l’assessore Giusta, confrontandoci con il Consiglio comunale e i territori. Ma chiedere in Aula la chiusura del mercato di libero scambio senza proporre un alternativa valida è un atteggiamento strumentale.
Sul singolo episodio di ieri tutte le verifiche saranno effettuate, com’è dimostrato peraltro dall’indagine della Magistratura in corso.
Roberto Tartara