Da poche settimane l’area dell’ex galoppatoio militare al parco del Meisino è di proprietà della Città di Torino. Con l’applicazione del cosiddetto federalismo demaniale, la proprietà dell’area è stata trasferita in via gratuita dal Demanio al Comune.
Oggi pomeriggio i Consiglieri comunali di tre Commissioni (Urbanistica, Ambiente e Bilancio) hanno visto i manufatti e i sette ettari di parco dell’ex struttura militare. Al sopralluogo è intervenuto anche il vicesindaco Guido Montanari, titolare delle deleghe in materia Urbanistica.
L’incontro, al quale hanno partecipato anche alcune Associazioni ambientaliste, è servito a far conoscere le caratteristiche del bene agli amministratori municipali. L’ex galoppatoio è stato dismesso dall’Esercito italiano da circa un decennio, dopo circa sessant’anni di vita al servizio dei militari. Costruito negli anni Sessanta, è stato usato per molti lustri quale sede di competizioni equestri – ancora oggi si può vedere cosa resta delle scuderie – e come officina per la manutenzione dei carri armati. La struttura è in condizioni precarie a seguito dell’abbandono nell’ultimo periodo.
L’area verde, e in particolare gli alberi ad alto fusto del parco sono viceversa in buone condizioni. Gli incaricati della Associazioni hanno evidenziato che in una parte dell’area verde esiste e prospera una zona ‘umida’ dove sono presenti alcune specie rare per l’avifauna torinese. Montanari si è dichiarato favorevole a rendere pubblica l’area verde (oggi chiusa da recinzioni) anche in considerazione dell’attiguità con il parco pubblico del Meisino.
Il futuro dell’ex galoppatoio è subordinato a vincoli di carattere paesaggistico e di sicurezza; la palazzina di rappresentanza, le scuderie e le stalle sono a poca distanza dal Po, in una zona considerata esondabile.