
La questione dell’avvenuta chiusura della sede torinese del Goethe è stata affrontata nella seduta del 25 marzo 2025 delle Commissioni Quinta e Terza, presieduta da Lorenza Patriarca (PD), in occasione della verifica della mozione “Lunga vita al Goethe Institut”, a prima firma della stessa presidente di Commissione, approvata dalla Sala Rossa all’unanimità Il 13 novembre 2023.
L’assessora alla Cultura Rosanna Purchia ha rivendicato le azioni portate avanti dall’Amministrazione, ripercorrendo il cammino fatto, dopo la “doccia fredda” dell’annuncio della chiusura dell’Istituto a gennaio 2023, arrivato “senza interlocuzioni precedenti”.
Nonostante gli appelli e l’interessamento di sindacati, Università di Torino e Confindustria Piemonte, il coinvolgimento di Confcooperative e il dialogo con console e ambasciatore tedesco – ha spiegato l’assessora – da primavera 2024 non ci sono stati più riscontri dagli insegnanti dell’Istituto.
Germania e Goethe sono andati avanti per la loro strada – ha detto – e ritengo molto grave non ci siano stati ‘warning’ sulla sostenibilità economica alla sede centrale prima della chiusura degli uffici torinesi.
La Città – ha ribadito Lorenza Patriarca (PD) – ha fatto tutto il possibile, anche per continuare a sostenere le attività culturali, didattiche e formative.
Un’ex insegnante e Rsa del Goethe Institut ha spiegato che, successivamente alla chiusura, sono stati attivati contatti con il Servizio di scambi accademico tedesco e con il Cla – Centro Linguistico Accademico per mantenere viva la cultura tedesca a Torino. Mancano però spazi fisici per le attività – ha sottolineato.
Luciano Cravino, presidente della Compagnia della Parola onlus, ha annunciato la nascita del progetto Gutenberg – avviato a dicembre 2024 da un gruppo di lavoro italo-tedesco dopo l’esperienza del Comitato Salviamo il Goethe Torino – che parte da Torino per arrivare all’Europa. Sono stati organizzati incontri ed eventi, tra cui quello in programma al Teatro Provana il prossimo 18 maggio ispirato all’esperienza del Romanische Café di Berlino. Servirebbero però altri spazi – ha ribadito anch’egli.
Isabella Antonetto di Confindustria Piemonte e Unione Industriali Torino, nell’esprimere rammarico per la chiusura della sede torinese del Goethe, ha ribadito la disponibilità a collaborare a future iniziative.
Anna Chiarloni dell’Università degli Studi di Torino, nell’evidenziare le difficoltà nel dare visibilità ai progetti in assenza di una sede fisica, ha rimarcato la necessità di potenziare le attività in rete e le sinergie con le biblioteche, di intensificare i gruppi di lettura e di attivare residenze per autori a Torino, anche in collaborazione con l’Accademia tedesca Villa Massimo.
Nel dibattito in Commissione, Luca Pidello (PD) ha proposto di scrivere nuovamente al Governo tedesco, considerati i mutati scenari internazionali.
A Torino tante lingue e tante culture cercano una casa – ha affermato Simone Fissolo (Moderati) – e sarebbe bello individuare un luogo dedicato alla cultura internazionale.
Occorre un maggiore coinvolgimento del mondo economico e industriale – ha detto Pierino Crema (PD).
Nella stessa seduta di Commissione, è stata anche presentata una mozione (primo firmatario: Silvio Viale, +Europa, Radicali Italiani) che chiedere di promuovere un’ostensione permanente della Sindone a Torino, ad esempio ogni anno in occasione delle celebrazioni per San Giovanni.
Massimiliano Quirico