Il tema della movida viene nuovamente affrontato a Palazzo Civico, con una proposta di mozione presentata da Simone Fissolo (Moderati).
Il documento, illustrato nella seduta del 12 giugno 2024 delle Commissioni Prima e Terza, presieduta da Anna Borasi (PD), chiede di siglare un accordo con la Prefettura di Torino, le associazioni del settore sicurezza e quelle dei commercianti, per la selezione del personale per l’assistenza alla clientela nei locali della movida cittadina – previsto da una deliberazione della Giunta Comunale – con curriculum e caratteristiche adeguate per svolgere compiti di sicurezza.
La questione è molto sentita – ha affermato l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino – e l’aspetto su cui si focalizza la proposta di mozione è molto importante, anche per prevenire situazioni potenzialmente rischiose. L’assessore ha detto che è già al lavoro da tempo con le associazioni di categoria per promuovere una formazione adeguata e sensibilizzare operatori e operatrici, confrontandosi anche con la Prefettura.
Anche per l’assessore alla Sicurezza, Marco Porcedda, la formazione è fondamentale, soprattutto per tenere ben presenti i confini dell’operato degli assistenti alla clientela rispetto a quelli delle forze dell’ordine, evitando un esercizio arbitrario delle funzioni.
È giusto intervenire con personale formato, per evitare abusivismo e giustizia “fai da te” e per questo abbiamo interpellato il consigliere Fissolo – ha dichiarato Antonio Cavallo, presidente di Federpol Piemonte e Valle d’Aosta, associazione specializzata nell’investigazione privata.
Nel dibattito in Commissione, Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ha ribadito che c’è ancora molto da fare per garantire la sicurezza in città, che non può essere interamente “addossata” ai commercianti, e per contrastare lo spaccio di droga e l’abuso di alcol. Spero in un cambio di passo con il nuovo assessore Porcedda – ha concluso.
Caterina Greco (PD) ha chiesto di capire quanto personale è stato assunto per assistere la clientela e con quale retribuzione e se si sono già verificati episodi di violenza o scontri che hanno coinvolto anche la Polizia Municipale e le forze dell’ordine.
Occorre confrontarsi in Commissione anche con chi rappresenta il mondo della notte e coinvolgere le Circoscrizioni, anche promuovendo assemblee cittadine con i residenti, per ampliare il dialogo e per condividere azioni e responsabilità, senza “militarizzare” la movida – ha proposto Sara Diena (Sinistra Ecologista).
Il problema va affrontato seriamente – ha ribadito Domenico Garcea (Forza Italia) – anche perché dopo tre anni questa Amministrazione non ha fatto ancora nulla, se non provare a delegare la sicurezza ai commercianti, che invece è competenza del Comune e della Prefettura, aumentando così i costi per gli esercenti.
È necessario intervenire nei dehor e nei pressi dei locali della movida – ha affermato Luca Pidello (PD) – e la risposta non può essere solo telefonare al 112: ognuno deve fare la propria parte.
Il tema è complesso – ha concluso Anna Borasi (PD) – e sicuramente verrà nuovamente affrontato in Commissione.
Il documento è stato liberato per l’aula e passerà all’esame del Consiglio Comunale.
Massimiliano Quirico