Palazzo civico ha approvato la proposta d’intervento di Intesa Sanpaolo SPA riguardante la creazione in piazza San Carlo 156, negli spazi ipogei di Palazzo Turinetti, della sede torinese delle Gallerie d’Italia, il polo museale destinato a esposizioni permanenti e temporanee che interessa varie città italiane: Milano, Napoli e Vicenza.
Dopo l’approvazione della Giunta dello scorso 6 ottobre, oggi pomeriggio il Consiglio comunale dopo la presentazione dell’assessore all’Urbanistica Antonino Iaria ha approvato la ristrutturazione dell’edificio con l’ampliamento di circa novecento mq di spazi sotterranei ripensati in funzione dell’esposizione artistica. Trentatré i voti favorevoli, quattro gli astenuti. L’intervento è eseguito in base alla Legge regionale 16/2018 riguardante la riqualificazione degli edifici senza variante al Piano Regolatore Generale.
Il progetto a cura dello studio dell’architetto Michele De Lucchi è stato presentato alla stampa nei mesi scorsi, ma vale la pena ricordare le caratteristiche di un intervento che comprende 6.612 mq negli spazi della piazza considerata uno dei simboli di Torino: nasceranno 2.300 mq di gallerie espositive; 594 mq di gallerie all’aperto; 990 mq di distribuzioni e scale; 504 mq di ristorante e caffetteria; 327 mq per l’esposizione dell’archivio Publifoto; 201 mq dell’Università del restauro; 479 mq di impianti.
L’ingresso alle nuove Gallerie d’Italia avverrà dall’attuale accesso al cortile interno della sede bancaria. Gli spazi sotterranei divisi su più piani utilizzati nel recente passato per il caveau, gli archivi e le sale per le assemblee della società (funzioni trasferite al grattacielo di corso Inghilterra) sono ora destinati alla cittadinanza con gallerie d’arte affiancate dalla caffetteria e dal ristorante. L’accesso dei visitatori avverrà da un’ampia scalinata ritagliata nell’attuale cortile che sarà il completamento in superficie dell’esposizione museale ipogea.
A Torino – hanno spiegato la scorsa settimana i responsabili del gruppo bancario in Commissione consiliare alla presentazione del progetto – si punterà sulla fotografia e l’arte contemporanea. Intesa Sanpaolo possiede circa trentamila opere d’arte e, riguardo alla fotografia, è proprietario dell’archivio Publifoto costituito da sette milioni di foto scattate tra l’inizio degli anni Trenta e la fine del Novecento. Il progetto prevede aree destinate a laboratori di restauro fotografico, dove si assisterà alla cura e alla conservazione delle opere di Publifoto. Saranno allestite sale divulgative per le scolaresche.
I responsabili di Intesa Sanpaolo contano di inaugurare Gallerie d’Italia alla fine del 2021. L’investimento del gruppo porterà in dote alla Città un centro culturale di rilievo incluso, stando alle anticipazioni presentate in Commissione, tra i siti visitabili con la carta di Abbonamento Musei.
Roberto Tartara