Fondazione Faro, da 40 anni in aiuto di chi soffre

Dal 1983 la fondazione Faro è un punto di riferimento per migliaia di malati oncologici e dei loro familiari, assistendoli gratuitamente, a casa e in hospice, e fornendo cure palliative e sostegno psicologico, grazie anche a numeroso personale volontario.

Il quarantennale dell’ente è stato celebrato il 15 marzo 2023 nella Sala Colonne del Municipio di Torino, alla presenza dei vertici della fondazione, dell’Amministrazione comunale e dei partner che la sostengono.

Sono tanti gli appuntamenti in programma nei prossimi mesi per commemorare l’anniversario, a cominciare dalla “Acus Run”, in calendario domenica prossima, il 19 marzo, a Torino. Sono poi previsti appuntamenti durante Torino Spiritualità in collaborazione con il Circolo dei Lettori, un convegno medico-scientifico in autunno all’Unione Industriali e un grande concerto con il violinista Uto Ughi, il prossimo 21 ottobre.

Alla presentazione delle iniziative, il sindaco Stefano Lo Russo ha ringraziato la fondazione per aver saputo rispondere a un bisogno, in maniera volontaria e, allo stesso tempo, professionale.

La Faro è cresciuta molto in questi anni, arrivando ora a gestire tre hospice e 100 dipendenti, grazie anche ai lasciti testamentari – hanno spiegato il presidente della Fondazione Faro, Giuseppe Cravetto, e il direttore generale, Luigi Stella.

La presidente del Consiglio Comunale di Torino, Maria Grazia Grippo, ha evidenziato l’impegno quotidiano della Fondazione. La Faro – ha dichiarato – appartiene alla storia della città, giorno dopo giorno, e sa occuparsi delle persone e del loro benessere, non solo sanitario. Presta attenzione ai fragili tra i fragili e sono molto grata per questo.

All’evento hanno partecipato anche l’assessore alle Attività Produttive della Regione Piemonte, Andrea Tronzano, l’assessore al Welfare del Comune di Torino, Jacopo Rosatelli, e Alberto Anfossi, segretario generale della fondazione Compagnia di San Paolo, che da anni sostiene la Faro attraverso iniziative filantropiche.

Massimiliano Quirico