Discussa oggi in Consiglio Comunale un’interpellanza generale sul tema della Festa dei Vicini a Torino, presentata dai consiglieri Francesco Tresso (Lista Civica per Torino), Stefano Lo Russo (PD), Eleonora Artesio (Torino in Comune) e Silvio Magliano (Moderati).
A rispondere in aula, è intervenuto l’assessore all’Ambiente Alberto Unia, che ha spiegato che la Festa dei Vicini viene organizzata ogni anno in Europa tra fine maggio e giugno, e che quest’anno si è scelto di duplicare l’evento, a giugno (a tema plastic free) e a settembre, con spese davvero esigue, per recuperare socialità, sviluppare convivialità e il dialogo e contrastare l’isolamento. È stata organizzata – ha detto – dai cittadini stessi, insieme alla Città, con tempi di comunicazione congrui. Per entrambe le date sono stati spesi complessivamente 500 euro (assegnati a Federcasa), oltre a piccole spese presso la civica riprografia e all’utilizzo di due risorse umane interne. Ci sono state – ha affermato – 14 feste su suolo pubblico, le altre su aree private e sono state coinvolte anche tre case ATC.
Hanno quindi preso la parola consigliere e consiglieri comunali:
Eleonora Artesio (Torino in Comune): Personalmente, sono convinta della bontà della Festa dei Vicini, ideata a Parigi per favorire la reciproca conoscenza e costruire luoghi di incontro. A Torino si fa dal 1999 anni con Anci, Federcasa e ATC, ma come mai ora si fa con l’organizzazione dell’assessorato all’Ambiente e non degli assessorati a edilizia pubblica, riqualificazione e integrazione? Si è scelto di dare visibilità a una parte dell’Amministrazione, invece che lavorare davvero sull’integrazione.
Francesco Tresso (Lista Civica per Torino): Non ci sono stati messaggi chiari: ci sono state troppe sovrapposizioni tra i vari uffici e assessorati e tempi troppo brevi per partecipare. Non disperdiamo quanto costruito dalla Città in passato e creiamo occasioni chiare di partecipazione!
Chiara Giacosa (M5S): C’è stata una partecipazione eccezionale dei cittadini e la polemica mi sembra inutile.
Antonio Fornari (M5S): L’interpellanza è fuori luogo: non ne capisco l’obiettivo. C’è stata collaborazione tra gli assessorati per un obiettivo comune: stare insieme e organizzare un evento di successo, che ha coinvolto 1.700 persone e 20 tavoli. L’attacco all’Amministrazione è strumentale.
Stefano Lo Russo (PD): Nessuno discute la bontà della Festa dei Vicini, ma l’interpellanza ha voluto evidenziare la modalità operativa non corretta con cui è stata promossa, in termini eccessivamente propagandistici. Non si possono usare fondi pubblici per fare propaganda.
L’assessore all’Integrazione Marco Giusta ha spiegato che da tanti enti è arrivata all’Amministrazione la richiesta di duplicare la festa, della cui organizzazione – per alleggerire il lavoro – si è fatto carico l’assessorato all’Ambiente.
In conclusione del dibattito, l’assessore Alberto Unia ha affermato che non c’è stata alcuna propaganda politica, ma la volontà di coinvolgere i cittadini.
Massimiliano Quirico