Fase 2, la Città prepara nuova gestione del verde pubblico

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La Fase due è appena iniziata ma, alcuni grandi interrogativi continuano ad essere al centro del dibattito politico e istituzionale. Su tutti, le modalità con cui potersi riappropriare, in sicurezza, degli spazi aperti condivisi: piazze, parchi e giardini, aree verdi e impianti sportivi. La Città prova a muoversi per tempo, allestendo una cabina di regia interassessorile per sviluppare un percorso concordato che risponda alle istanze del territorio e predisponendo un progetto che l’assessore Alberto Unia ha presentato, questo pomeriggio, nel corso di una seduta della commissione Ambiente, presieduta da Federico Mensio. Dopo un lungo periodo di quarantena, ne arriva un altro altrettanto delicato che richiede, secondo Unia, “un ripensamento profondo delle funzioni e degli spazi della città, mettendo al centro la salute e il benessere delle persone con l’obiettivo di fare ripartire la città”. Unia presenta poi un primo elenco di proposte che vanno dall’esercizio fisico libero o organizzato da enti e associazioni, scuole, comitati, squadre, agli eventi culturali e artistici, dai mercatini di artigiani e agricoltori alla mobilità dolce. Sempre nel rispetto della normativa vigente ed evitando comunque qualsiasi attività fisica che comporti contatto fisico tra i praticanti e gli spazi dovranno essere puliti dopo il loro utilizzo. A Polizia municipale, Protezione civile, Circoscrizioni, associazioni e comitati territoriali, enti sportivi, ricreativi e culturali, volontari, verrà chiesto di collaborare per presidiare le aree interessate dalle singole manifestazioni. Il lavoro per rendere fruibili le aree indicate, è già cominciato: apertura, igienizzazione e messa in sicurezza di parchi, giardini e aree cani; installazione della segnaletica; accessi contingentati. In attesa che i prossimi decreti ministeriali permettano di aprire: corsie dedicate a pedoni e ciclisti, aree gioco, aree verdi per attività atletica e sportiva, le attività di somministrazione su suolo pubblico, attività culturali organizzate nelle aree verdi, piazze e aree mercatali attrezzate. Una presentazione che ha lasciato soddisfatti i consiglieri comunali che hanno però espresso alcune preoccupazioni sul rispetto delle misure di sicurezza previste dalla normativa antivirus, sulla necessità di realizzare iniziative per i più giovani e sull’attenzione da porre a quelle attività, soprattutto artistiche, una su tutte il teatro, che rischiano di essere particolarmente penalizzate da questo periodo emergenziale. Al termine della seduta è intervenuto anche l’assessore allo sport Roberto Finardi che, rispondendo ad una domanda, ha orecisato che lo stadio Nebbiolo, il PalaMoncrivello e il Palazzo del nuoto, sono ormai pronti a ripartire per ospitare atleti ed allenamenti.
Marcello Longhin