I prezzi elevati degli alberghi in città, nella settimana dell’Eurovision Contest Song, sono stati l’occasione per un primo confronto tra l’Amministrazione comunale, i consiglieri e i rappresentanti di categoria del commercio, del turismo e delle strutture ricettive.
Un appuntamento che si è formalizzato questa mattina con la riunione congiunta delle commissioni Cultura e Commercio, riunite sotto la presidenza di Lorenza Patriarca.
Un incontro, ha sottolineato l’assessore ai Grandi eventi, Mimmo Carretta, che ha un intento propositivo, utile a creare le condizioni perché tutti i soggetti coinvolti nel grande evento di maggio, in ambito culturale, commerciale e turistico, lavorino dalla stessa parte in un’alleanza che rimetta a sistema tutti gli attori perché tutti, in città e nella città metropolitana, si sentano protagonisti dell’appuntamento musicale.
Una città, ha evidenziato Carretta, già contagiata dall’entusiasmo di oltre seimila giovani che si sono offerti volontari per proporsi come biglietto da visita per la città.
Un appello alla condivisione di un percorso, che dovrà andare oltre l’Eurovision, sostenuto dalle stesse categorie presenti in Commissione che, a partire da Federalberghi, hanno però evidenziato una sorta di interruzione nelle informazioni, nei mesi scorsi, all’indomani degli accordi tra la Città e l’organizzazione della manifestazione: “Non si conoscevano le date dell’evento e ne siamo venuti a conoscenza quando ne è venuto a conoscenza il mercato, ha sostenuto il presidente Borio. L’evento, lo abbiamo subito e non gestito e ora rischiamo di passare per speculatori, ha aggiunto, in relazione all’impennata dei prezzi delle camere. “Le nostre tariffe, ha specificato, sono comunicate alla Regione”. Con un lavoro a ritroso, ha spiegato Borio, sono state reperite le 2000 camere che la Città aveva a suo tempo garantito all’organizzazione, secondo gli standard richiesti e con i costi che si aggirano sui 250 euro a stanza.
Per l’assessore Carretta è importante che le delegazioni dei 41 Paesi partecipanti all’evento – artisti, staff – possano trovare ospitalità in città, “perché questo sarebbe il nostro migliore biglietto da visita”, anche se pare che alcune, proprio a causa del boom di prenotazioni da parte del pubblico, potrebbero trovare alloggio nella prima cintura.
Federico D’Agostino