Una partita annosa e onerosa è stata chiusa in serata dal Consiglio comunale che ha approvato con due delibere la regolazione del debito della Città di Torino nei confronti di Infra.To e di Gtt.
Per il debito con Infra.To, 57.088.045 milioni di euro per il rimborso di quote di capitale e interessi relativi ai mutui contratti dalla società per la realizzazione della linea 1 della metropolitana, la Convenzione approvata dal Consiglio prevede il pagamento di una prima tranche di 18.852.000 MIO nel 2017 (somma già versata nello scorso mese di luglio), mentre la restante somma di 38.236.045 MIO sarà corrisposta nei successivi 10 anni con rate annuali di 3.823.604 MIO.
Per il debito della Città con GTT, relativo all’acquisto di motrici tranviarie per la linea 4, pari a 27.484.093,36 MIO, saranno corrisposti all’azienda 3.5 milioni (cifra già stanziata nel bilancio 2017), mentre la restante somma, pari a 23.984.093,36 MIO, sarà versata nei prossimi 10 anni con scadenza della prima rata nell’aprile del 2018.
Anche la somma di 2.055.115,74 MIO relativa agli interessi di mora maturati sarà corrisposta in parti uguali con rate decennali a partire dall’aprile 2018.
Entrambe le votazioni sono state precedute dall’approvazione di emendamenti di Giunta illustrati dall’ assessore al bilancio, Sergio Rolando.
In fase di dichiarazione di voto hanno preso la parola i Consiglieri:
Alberto Morano (Lista Civica Morano), che prima di dichiarare il suo voto contrario ha così riassunto la situazione finanziaria di GTT: 544 MIO di debito, 440 MIO di fatturato, utile di esercizio di 160.000 euro e fabbisogno di cassa di 62 MIO per continuare a garantire il servizio nei prossimi mesi. Morano ha affermato che “una società privata in analoga situazione valuterebbe l’ipotesi di chiedere al Tribunale un concordato in bianco”.
Claudio Lubatti (Partito Democratico) che annunciando la non partecipazione del suo gruppo al voto ha detto “non vediamo un percorso strategico né una presa di coscienza da parte della Giunta.” Gtt, ha spiegato, partecipa motu proprio, assieme ad Arriva, ad una gara per il servizio ferroviario metropolitano che vale 83 MIO senza che l’Amministrazione cittadina eserciti le proprie prerogative di azionista unico dando formali indicazioni in tal senso.
Antonio Fornari (Movimento 5 stelle) che ha chiesto all’Aula se le opposizioni negando il proprio voto alle delibere intendessero lasciare immutata la situazione debitoria della Città.
Francesco Tresso (Lista civica per Torino) che ha sottolineato l’assenza di una linea strategica condivisa dall’Amministrazione e dal Consiglio comunale in ordine al risanamento di GTT, chiedendo “dopo un anno di amministrazione del Movimento 5 stelle, quando abbandonerete il mantra che recita ci avete lasciato questa situazione?”.
Silvio Lavalle