Defibrillatori nelle Circoscrizioni: il progetto “Città cardioprotetta”

Un momento della conferenza stampa

“Torino Città Cardioprotetta” sta per portare in tutte le otto Circoscrizioni del capoluogo piemontese postazioni con defibrillatori a disposizionedella cittadinanza. La presentazione del progetto è avvenuta oggi, nella Sala delle Colonne di Palazzo Civico. Il progetto, presentato stamattina a Palazzo Civico, è stato proposto e realizzato da Live Onlus e  appoggiato dalla Città di Torino. Per raccogliere fondi, l’associazione senza scopo di lucro vende all’asta oggetti e cimeli appartenuti a sportivi professionisti. Con il ricavato, vengono finanziate le postazioni con defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) Rescue Sam, prodotto da Progetti Medical. Il vicepresidente vicario Enzo Lavolta, introducendo la conferenza stampa, ha sottolineato che “con questa iniziativa la Città di Torino contribuirà a sostenere l’impegno delle istituzioni del territorio nella promozione della cultura del primo soccorso. Quest’anno è stato finalmente firmato il decreto che ha sancito l’obbligo del defibrillatore per le società sportive dilettantistiche. Con il progetto Torino Città Cardioprotetta – ha spiegato Lavolta –  gli otto defibrillatori saranno gradualmente collocati in impianti sportivi, parchi e giardini pubblici, luoghi di pratica sportiva e ricreativa all’aperto”.

L’assessore allo sport Roberto Finardi “L’iniziativa di Live onlus – ha sottolineato l’assessore alla Sicurezza urbana, Roberto Finardi – ha un valore concreto e molto importante per la tutela della salute dei nostri cittadini. Sappiamo che in caso di arresto cardiaco il fattore tempo è determinante negli interventi di soccorso sanitario e, da questo punto di vista, i defibrillatori rappresentano dei veri e propri apparecchi salvavita. Ecco perché una maggiore disponibilità di questi dispositivi nei luoghi pubblici molto frequentati può consentire di intervenire tempestivamente e con maggiore efficacia.

Da sinistra, Marco Chessa, Roberto Finardi, Enzo Lavolta e Marco Novello

Marco Novello, anche a nome degli altri presidenti di Circoscrizione, ha salutato positivamente l’iniziativa e auspicato che si riesca presto a realizzare un’ampia rete di punti di soccorso con defibrillatore sul territorio cittadino, in particolare presso le strutture circoscrizionali, molto frequentate dai cittadini.

Siamo ben felici di sposare un progetto importante con un Comune altrettanto importante come quello di Torino”, ha detto Andrea Zalamena, presidente di Live Onlus. “Per Live si tratta di un grande traguardo, frutto del lavoro di tanti anni, portato avanti con passione: la donazione di numerosi defibrillatori in tutta Italia. E siamo aperti a nuove iniziative di questo tipo. Abbiamo la fortuna di avere calciatori testimonial al nostro fianco che sostengono questa causa”.

Secondo Paolo Angelino, cardiologo che da molto tempo ha sposato la causa della defibrillazione precoce, “la disponibilità dei nuovi DAE, apparecchi sofisticati ma dall’uso semplice e utilizzabili anche da personale non sanitario, sta permettendo l’avvio di programmi di defibrillazione precoce a vantaggio di tutti. In caso di arresto cardiaco, la scarica di defibrillazione va somministrata entro tre minuti”.

“Torino Città Cardioprotetta” è supportata direttamente anche da Anpas Piemonte. L’associazione di soccorso formerà gratuitamente tre persone per ogni postazione con defibrillatore donata al Comune da Live. “Abbiamo aderito con piacere all’iniziativa volta a sensibilizzare i cittadini alla prevenzione delle patologie cardio-vascolari”, ha affermato Gianni Mancuso, responsabile della Formazione Anpas Piemonte. “Formeremo operatori delle otto circoscrizioni coinvolte nel progetto, in modo che siano in grado di intervenire immediatamente in caso di necessità. Anpas Comitato Regionale del Piemonte, in qualità di ente formativo accreditato dalla Regione Piemonte ha aperto, già da diversi anni, anche alla popolazione i corsi Blsd (Supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione). Oggi l’Anpas è il primo ente formativo in ambito regionale con oltre 13mila persone abilitate all’uso del defibrillatore in ambiente extraospedaliero. La diffusione sul territorio dei defibrillatori insieme a persone capaci di mettere in atto correttamente le manovre di rianimazione cardiopolmonare con l’utilizzo del defibrillatore sono strumenti efficaci al contrasto delle morti per arresto cardiaco”.

Un grande piacere collaborare con Live Onlus e con tutti gli altri partner per cardioproteggere le circoscrizioni della nostra città”,  ha dichiarato Ivan Mangone, direttore generale di Progetti Medical. “L’arresto cardiaco è la prima causa di morte nel mondo occidentale. Ogni anno, soltanto in Italia, muoiono 200.000 persone per questa patologia, tanto silenziosa quanto letale. L’arresto cardiaco, infatti, può colpire chiunque e dovunque, a qualunque età. Soltanto il defibrillatore può riportare il cuore al suo normale battito”.

BasicNet, partner del progetto, ha donato a Live Onlus due magliette autografate di Torino e Napoli che presto andranno all’asta per finanziare altre postazioni con defibrillatore. “Abbiamo già cardioprotetto il nostro quartier generale, in cui si trova anche lo store”, ha spiegato Paolo Fulgenzi, responsabile sponsorizzazioni sportive del Gruppo BasicNet, “Inoltre, lo scorso luglio abbiamo installato nel nostro negozio K-Way di via Roma il primo defibrillatore a disposizione del pubblico all’interno di un’attività commerciale nel centro di Torino. Siamo quindi sensibili al tema e continueremo a sostenere questo genere di iniziative”.

Per GTT, Guido Bordone ha illustrato la rete di defibrillatori già presente nei depositi dell’azienda (in posizione accessibile anche al pubblico), nelle vetture della tranvia a cremagliera Sassi-Superga, nelle stazioni del metrò e, prossimamente, nelle quattro principali stazioni ferroviarie torinesi.

Alla conferenza stampa, alla quale hanno partecipato anche l’assessore Marco Giusta, il consigliere Marco Chessa e i presidenti di Circoscrizione Carlotta Salerno e Luca Deri, ha avuto luogo una dinostrazione pratica delle tecniche di primo soccorso in caso di arresto cardiaco improvviso.

C.R.