Visita al Centro di Produzione Rai di via Verdi 16 per le Commissioni III e V, guidate da Andrea Russi, accolte dal direttore Guido Rossi.
Sono tre gli studi più grandi: TV1, da 1000mq (in cui si sta registrando Il posto giusto di Rai3 e A ruota libera di Rai1), TV2 (quattro le produzioni in corso, tutte della Tv dei Ragazzi, da 20 anni a Torino) e lo Studio Tgr.
Ci sono poi i settori post produzioni, costruzioni (dove 30 persone creano e decorano artigianalmente scenografie per cinema e fiction) e messa in onda.
Parte dei lavoratori e delle lavoratrici – ha spiegato Rossi – si sta specializzando nelle fiction: cinque sono state già prodotte, una sesta è in programma l’anno prossimo.
Nell’ala centrale della Lumiq di corso Lombardia 194 (in subconcessione alla Rai, che si vorrebbe anche ampliare) si sta girando la seconda serie della fiction “I topi” di Antonio Albanese, la cui post produzione viene interamente seguita dalla struttura Rai torinese.
Il cuore del Centro, al quinto piano, è il cosiddetto “Super” o “Super Tv”, ovvero il vidigrafo che inoltra i segnali e gestisce la messa in onda delle trasmissioni all’esterno e tutte le interconnessioni all’interno dell’edificio.
Torino è stato il primo Centro Rai a eliminare le cassette e a passare interamente al digitale: tutte le sperimentazioni – ha spiegato Rossi – partono da qui.
Sono circa 400 i dipendenti di via Verdi.
In Italia sono quattro i Centri di produzione Rai: oltre a Torino, sono a Roma, Milano e Napoli.
La prossima settimana, giovedì 14 novembre alle 9.00, il direttore Guido Rossi verrà audito in Commissione, anche per approfondire le potenzialità del Centro e la questione del grattacielo di via Cernaia.
Massimiliano Quirico