Da stazione Torino Dora a stazione Diulgheroff? La proposta del Tavolo Borgo Vittoria

Per immaginare il futuro della ex stazione Torino Dora della Torino-Ceres in piazza Baldissera – chiusa quattro anni fa dopo il cambio del percorso ferroviario – la Commissione Urbanistica di Palazzo civico coordinata da Toni Ledda si è riunita di fronte allo stabile un tempo di Rfi oggi di proprietà del demanio regionale. Ferruccio Capitani e il Tavolo Borgo Vittoria composto da una trentina di associazioni si occupa da una quindicina d’anni della valorizzazione del borgo; oggi ha raccontato l’idea di far rivivere spazi ricchi di storia in uno spicchio urbano poco distante dall’ex circolo Ettore Valli fronteggiante piazza Baldissera prossima a un rilevante riassetto viario dove transiterà la futura linea urbana del 12. I segni sono importanti ha spiegato Capitani: “Ho incontrato per caso gli eredi di Diulgheroff che negli anni Venti realizzava scenografie futuriste; tracce del suo lavoro sono presenti anche nella ex sede estiva del Lutrario così come casa Federico Ozanam in largo Giacchino fu un suo progetto degli anni Trenta e mi sono detto che se a Napoli la stazione Toledo della metropolitana è luogo d’arte allora si dovrebbe intitolare Dora all’artista affiggendo i suoi pannelli decorativi: tutto sembra indirizzarci verso stazione ‘Nicolay Diulgheroff’”. Non soltanto il mal di testa si presenta a grappoli ma anche le idee si rincorrono autogenerandosi: davanti ai Consiglieri si svela l’immagine di un’arena con un polmone verde rialzato e nel parcheggio depavimentato tutto sembra pronto per una rappresentazione teatrale, un reading, uno spettacolo: “Pensiamo a un cantiere evento in parallelo al cantiere di piazza Baldissera, usando la recinzione in ferro della stazione per esporre pannelli decorativi.” A settembre il Tavolo discuterà dei possibili usi della stazione con Itinerari Paralleli e Panafricando: “E poi con Terra Madre chissà che non si possa far nascere piante edibili lungo un percorso di luoghi simbolo del quartiere.” Roberto Orlandini si occupa del centro di documentazione storica della Cinque: “In passato c’erano molti artisti in questa zona e bisognerebbe costruire una mappa delle loro attività; non dimentichiamo che ci troviamo in un crocevia di quartieri chiave della storia torinese”. Si tornerà a parlare presto della ex stazione in una Commissione congiunta Urbanistica e Cultura.

(Roberto Tartara)