L’odierna seduta del Consiglio comunale, svoltasi per la prima volta in videoconferenza, ha visto una comunicazione della sindaca Chiara Appendino in merito ai provvedimenti in corso da parte dell’Amministrazione comunale a fronte dell’emergenza sanitaria. Di seguito potete trovare un sintetico resoconto della relazione della sindaca e del dibattito che ne è seguito, al quale hanno preso parte numerosi consiglieri e consigliere. La seduta del Consiglio comunale ha avuto, sulla sola pagina Facebook della Città di Torino, poco meno di 25.000 visualizzazioni.
Sindaca Chiara Appendino: Prosegue la costante collaborazione tra istituzioni, a fronte dell’emergenza. Proprio questa mattina si è deciso di lavorare ad un protocollo relativo alle RSA, le case di riposo, che destano attenzione per la concentrazione di persone fragili. La Regione sta provvedendo all’aumento dei tamponi. La Città fa la sua parte nella cabina di regia istituzionale ed agisce anche direttamente. Prosegue il lavaggio delle strade principali e delle piazze da parte di AMIAT, il trasporto pubblico continua con vetture disinfettate quotidianamente, la sospensione di ZTL e strisce blu facilita i movimenti indispensabili, ferma restando la necessità di non muoversi da casa se non assolutamente necessario. Abbiamo riaperto i mercati con spazi e accessi regolamentati, incrementando la possibilità di rifornimento alimentare e riducendo le code nei supermercati. Ricordiamo che a fare la spesa deve andare una persona soltanto, limitando le uscite. Sull’emergenza economica, il Comune ha sospeso il pagamento della TARI per le utenze non domestiche e della COSAP per gli ambulanti. Stiamo elaborando la sospensione del pagamento della rata TARI di aprile per le utenze domestiche. Chiaramente la rielaborazione dei tempi di pagamento andrà studiata alla luce degli interventi del Governo per sostenere i Comuni, a fronte del calo delle entrate dovuto all’epidemia. A proposito dei controlli, ogni giorno viene fatto il punto in sede di Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza. Nei controlli di strada a Barriera di Milano sono state impiegate unità dell’Esercito già prima impegnate con l’operazione “Strade sicure”. La stragrande maggioranza dei torinesi rispetta le regole, il 95% delle persone controllate durante spostamenti sono risultare in regola, così come più del 99% delle attività commerciali verificate. Infine, siamo arrivati a collocare in modalità di lavoro che non richiedono presenza fisica in ufficio il 60% dei dipendenti della Città, fornendo dispositivi di protezione personale ai dipendenti che svolgono servizi essenziali a contatto con il pubblico.
A proposito dei 400 milioni di euro stanziati dal Governo per favorire l’acquisto di generi di prima necessità da parte di persone in difficoltà, I fondi sono stati suddivisi tra i Comuni in base ad ordinanze della Protezione Civile, attribuendone l’80% in base alla popolazione residente e il restante 20% in base agli indici di reddito. Alla Città di Torino, che non è stata compresa nella seconda categoria, sono stati destinati 4 milioni e 600mila euro. L’utilizzo dei fondi è vincolato all’acquisto di generi alimentari e di prima necessità, al coinvolgimento del Terzo settore e che gli aiuti riguardino in primo luogo le persone che non percepiscono già ora un sostegno pubblico.
Già nei giorni scorsi avevamo deliberato l’individuazione di una rete di solidarietà. Si è costituita una rete di approvvigionamento gratuito e distribuzione di generi di prima necessità a persone in difficoltà, tramite varie associazioni ed enti di volontariato, attivi anche sul terreno del sostegno psicologico, accoglienza, mediazione culturale. Con lo stanziamento del governo rafforzeremo questa rete, già costituita, per meglio distribuire i beni primari. Stiamo allestendo un altro strumento er utilizzare le risorse in arrivo, con dei buoni spesa familiari (calibrati sul numero delle persone) per accedere ai beni di prima necessità, allargandone le possibilità di uso anche ai negozi di quartiere. Per quanto possibile, i buoni saranno distribuiti in modalità digitale. I richiedenti, dovranno autocertificare lo stato di necessità legato all’emergenza sanitaria, saranno poi effettuate verifiche. Comunicheremo in modo tempestivo le modalità di accesso a questo strumento appena questo sarà disponibile. Tutta la città sta facendo la propria parte, con responsabilità, e di questo ringrazio tutti. Uno dei modi di aiutare la nostra comunità, in questo frangente, è quello di chiedere gli aiuti economici straordinari solo in caso di effettiva necessità.
Eleonora Artesio (Torino in Comune): Ringraziando per la tempestiva risposta, chiedo come verrà definito l’elenco pubblico degli esercizi in cui si potranno utilizzare i buoni spesa e quali saranno le priorità per assegnarli, tenendo conto dell’emergere di nuove povertà dovute al Covid19. Coordiniamoci poi con terzo settore e bandi fondazioni bancarie, anche per non duplicare interventi. Infine, la Città ha già attivato le procedure per accedere, attraverso Finpiemonte, ai contributi per i servizi a pagamento di asili nido e scuole d’infanzia?
Aldo Curatella (Misto di Minoranza): Bene utilizzare gli esercizi commerciali di prossimità per i buoni spesa. Affrontiamo però con il Governo, d’intesa con l’Ordine degli Psicologi, anche la questione di bambine e bambini che avrebbero bisogno di un’“ora d’aria” e di uscire da ambienti ristretti.
Maria Grazie Grippo (PD): Per il sostegno alle categorie economiche dico no ad azioni a macchia di leopardo, bensì chiedo interventi mirati e specifici. E proprio per le fasce deboli occorre rafforzare il coordinamento della Protezione civile con i Servizi sociali della Città, modalità di cui oggi non sappiamo i contorni. E occorre una comunicazione molto attenta per le misure di sostegno, con le associazioni, le imprese i cittadini.
Non siamo coinvolti direttamente nella gestione delle RSA, ma la Città ha responsabilità in materia di assistenza sociale e occorre seguire con attenzione la situazione; chiedo di conoscere i contenuti del protocollo in fase di elaborazione dalla Prefettura.
Raffaele Petrarulo (Lista civica Sicurezza e legalità): Bene l’immediatezza degli aiuti soprattutto verso i più bisognosi, ma occorre trovare sistemi efficaci nel sostegno anche per coloro che non hanno accesso a Internet.
Sono contento sia presente l’esercito a Barriera di Milano perché lì i controlli sono indispensabili; sono aumentati i reati e l’opera dell’esercito è fondamentale oggi, come lo sarà dopo l’emergenza. Rimane il problema delle mascherine esaurite. Il Comune deve capire come fare per i cittadini che non le trovano da nessuna parte e lei Sindaca se ne deve fare parte in causa, perché la situazione è drammatica.
Deborah Montalbano (DeMa): La rete solidale attivata è necessaria. Ma è solo il primo passo. Fondamentale adesso il monitoraggio da parte della Protezione civile per vagliare le proposte mentre è ancora poco chiaro cosa devono fare le realtà impegnate sul territorio. Ottima l’idea del buono spesa. Ma attenzione a non puntare solo sul digitale, le famiglie più in difficoltà non dispongono di risorse in tal senso.
Francesco Tresso (Lista civica per Torino): La rete solidale è un’iniziativa idonea che va rafforzata, consolidando e aumentando l’efficacia della comunicazione verso i cittadini. Buona l’idea dei buoni spesa, ma favoriamo la consegna a domicilio. La Città deve intervenire, anche in autonomia, sulle nuove diseguaglianze d’accesso ai servizi. Due esempi: non tutte le famiglie dispongono di strumenti informatici che permettano ai ragazzi di seguire la scuola “in digitale”, si potrebbero trovare computer da rivitalizzare e mettere a disposizione di queste famiglie. Serve un sostegno alle piccole aziende maggiormente colpite da questa emergenza. Si potrebbe istituire un fondo e pensare non solo alla sospensione della Tari, ma ad una riduzione.
Viviana Ferrero (Movimento 5 Stelle): Considerato che in questo periodo non tutti i bambini hanno le stesse possibilità di movimento, all’interno delle abitazioni, ho chiesto di trattare la loro condizione in una commissione Diritti e Pari Opportunità con associazioni che affrontano tali problematiche, come l’Unicef o con l’ordine degli psicologi.
Lorenza Patriarca (PD): Sono sensibile al tema della condizione dei bambini, lo è anche la scuola ma i bambini in questa condizione di emergenza non devono uscire, con un sistema sanitario vicino al collasso.
Elide Tisi (PD): Bene fare rete con il volontariato. Con il mondo della cooperazione sociale qual è il livello di confronto riguardo ai servizi chiusi, come i centri diurni per persone con disabilità? Verranno riconvertite le attività? Come per Rsa, chiedo maggiore attenzione per le strutture per persone con disabilità e auspico interventi su educativa territoriale e domiciliare per minori in famiglie fragili.
Silvio Magliano (Moderati): Ringrazio il Banco alimentare, quello farmaceutico e le tante altre realtà del terzo settore attive per l’emergenza. Cosa pensiamo di fare in più per i volontari? Possiamo poi immaginare un servizio di “spesa sospesa”, oltre ai voucher, che mi auguro non vadano a chi già usufruisce del reddito di cittadinanza? Sosteniamo anche le famiglie mono-nucleo con una persona con disabilità a carico e le comunità per minori. Occorre poi sollecitare una circolare per facilitare gli spostamenti dei volontari che consegnano farmaci, spesa o altro e per permettere passeggiate a scopo terapeutico.
Valentina Sganga (M5S): Nelle Commissioni stiamo approfondendo tutti i vari aspetti dell’emergenza. Oggi voglio soltanto ringraziare l’amministrazione comunale e la Giunta, spesso definita in passato incompetente; una Giunta che si sta dimostrando all’altezza di un compito molto difficile.
Sindaca Chiara Appendino: lo stanziamento del “Cura Italia” non ha impatto sul nostro bilancio, i mutui di Cassa Depositi e Prestiti sono mutui sottoscritti con il MEF, la manovra sugli Enti locali è ancora tutta da fare. Interveniamo, come Città, con sospensioni di pagamenti man mano che se ne profilano le scadenze, queste sospensioni le facciamo per chi ha veramente bisogno. Con ANCI, lavoriamo per un intervento nazionale sui Comuni che ci porti ad avere un quadro più chiaro di quello che sarà il bilancio e la situazione che dovremo affrontare, per fare delle scelte politiche strutturali, che oggi non possiamo fare: se in questo momento dovessimo fare una variazione di bilancio in cui andiamo a toccare le entrate, dovremmo potenzialmente abbassarle di 2 o 300 milioni e quindi andare in predissesto. Sospensioni di pagamento che rimangono nell’anno ci permettono di mantenere gli equilibri di bilancio e di aiutare almeno temporaneamente imprese e famiglie. La manovra che dovremo fare, dialogando con le associazioni di categoria, potremo farla dopo aprile quando ci sarà l’intervento governativo già annunciato dalla ministra Castelli. I 400 milioni e l’anticipo sul FSC non impattano su bilancio, la liquidità anticipata da maggio a marzo non aumenta la prevista disponibilità ma è utile per garantire i servizi ai più fragili. Non sappiamo quanto durerà l’emergenza, non siamo ancora in grado di prevedere quali effetti avrà il Covid-19 sulle nostre entrate strutturali. Discutiamo il governo provvedimenti come òa sospensione delle quote capitali di Cassa depositi e Prestiti dei mutui, ma ragioniamo anche sulle banche private, in un quadro normativo in evoluzione tra ANCi e governo. E’ evidente che il nostro bilancio non potrebbe reggere, ed è evidente che dovremo fare di più rispetto agli anni scorsi per accompagnare la nostra città in una ripresa non facile. Questa fase di quantificazione di costi e minori entrate avverrà più avanti, oggi è aperto il dialogo con il governo, definito il tutto, a cascata decideremo gli interventi strutturali. Ne parleremo anche in Consiglio comunale, nella seconda metà di aprile.
Abbiamo aperto questa mattina un conto corrente per donazioni private destinate ad alimentare il fondo di 4,6 milioni provenienti dal Governo, che è uno stanziamento una tantum. La nostra rete di solidarietà conosce gli utenti, mentre il buono spesa, nuovo strumento, rivolge ad una fascia di povertà “nuova” che oggi non conosciamo e che potrebbe avere carattere di provvisorietà, che potrebbe essere formata da residenti e non residenti.
Preciso che tutti i volontari che lavorano con la nostra rete sono dotati degli opportuni dispositivi di protezione individuale.
Lavoriamo per capire come gestire l’ammanco di entrate relative ad attività sospese e c’è un fronte che riguarda le spese, per una Città indebitata come la nostra il fronte dei mutui è essenziale e non è coperta da decreto Cura Italia. Sulla liquidità, si lavora su cassa depositi e prestiti per un utilizzo estensivo delle anticipazioni di tesoreria per coprire i mancati introiti dei tributi. E’ una discussione tra ANCI e governo.
Sulle RSA ci siamo mossi tempestivamente per rendere più semplici e sicure le operazioni di gestione delle RSA, siamo intervenuti anche sul problema dei dormitori pubblici, interloquendo con i vari soggetti. Sull’accessibilità della rete internet per le scuole, meglio esaminare la questione in Commissione, gli assessori Pironti e Di Martino ci stanno lavorando.
Vicesindaco Sonia Schellino: In merito all’elenco pubblico degli esercizi, ci stiamo orientando ad avere uno strumento che permetta alle persone di acquistare nel maggiore numero di esercizi possibili, con particolare attenzione a quelli di prossimità. Presto saremo in grado di fornire maggiori dettagli. Il Terzo settore verrà potenziato con le donazioni. I bandi delle fondazioni bancarie sono tarati nell’ottica di non sprecare risorse. Gli aiuti serviranno prima alle persone che non hanno altri diritti (ad esempio reddito di cittadinanza). Buono fisico e digitale, stiamo lavorando per poter utilizzare entrambe le soluzioni nell’ottica, comunque, di limitare gli spostamenti e le uscite. Ma cercheremo di renderlo accessibile a tutti.
Chiederemo un’autocertificazione con controlli ex post. Infine la situazione sull’aiuto ai disabili, ricordo che sono servizi alla persona, quindi sottoposti a limitazioni dalla normativa sull’emergenza sanitaria. Ci stiamo comunque attivando per una adeguata ricollocazione di personale.
(A cura dell’Ufficio stampa del Consiglio comunale)