Consulta Femminile Comunale, le nuove proposte

La rinnovata Consulta Femminile Comunale (Cfc) di Torino e il suo Comitato Esecutivo sono stati auditi nella seduta del 3 aprile 2025 della Commissione Diritti e pari opportunità.

La neo presidente, avvocata Paola Stringa, ha manifestato la volontà di dare continuità ai lavori avviati in precedenza e ha annunciato nuove proposte, contenute in un documento programmatico.

Stiamo organizzando – ha detto – una mostra fotografica di una fotografa iraniana che ha ritratto le “nuove torinesi”, proposta dalla compianta Claudia Apostolo, già componente del Comitato Esecutivo della Cfc, alla quale sarà dedicata l’esposizione.

Vorremmo inoltre attivare – ha annunciato – un Gruppo di lavoro sulla salute femminile in carcere, in collaborazione con Istituzioni, garante delle persone detenute ed enti del Terzo settore.

C’è poi la volontà – ha aggiunto – di implementare il Gruppo su salute di genere e salute delle persone transgender, lavoro femminile e violenza di genere, promuovendo non solo informazione, ma anche formazione, anche per quanto riguarda l’autonomia e l’indipendenza economica.

C’è anche la volontà di aggiornare il sito web della Consulta.

L’avvocata giuslavorista Monica Negro ha quindi proposto di approfondire le tematiche delle molestie sessuali nei luoghi di lavoro, che minano la dignità di lavoratrici e lavoratori e creano un clima intimidatorio, ostile e degradante.

Maria Cecilia D’Agostini ha ribadito l’importanza di saper riconoscere la violenza, non solo fisica e psicologica, ma anche economica, e di conoscere gli strumenti a disposizione delle donne, anche coinvolgendo studenti e studentesse. Ha anche evidenziato la necessità di far conoscere meglio e prevenire le malattie “invisibili” che riguardano la salute sessuale delle donne.

Si sta lavorando anche sulle app per la sicurezza femminile in città – ha dichiarato Beatrice Buzzi Langhi, auspicando la possibilità di promuovere ulteriori collaborazioni con il Politecnico di Torino.

Occorre implementare il dialogo con i giovani – ha ribadito Deborah Di Donna – e stiamo lavorando per far conoscere maggiormente all’esterno le iniziative della Consulta Comunale.

Infine, la presidente della Cfc Paola Stringa ha evidenziato la necessità di coinvolgere le giovanissime sul tema del ciclo mestruale, magari invitandole nei consultori e provando a proporre anche a Torino un’iniziativa analoga al Festival del ciclo mestruale organizzato a Milano.

Ha quindi auspicato lo stanziamento di un minimo budget per la Consulta da parte del Comune di Torino.

Julia Marzocchi ha ricordato che già in precedenza l’Amministrazione aveva promesso un piccolo budget, non ancora assegnato.

Massimiliano Quirico