Guido Rossi, direttore del Centro di produzione Rai torinese, è stato ospite delle commissioni Lavoro e Cultura a Palazzo civico il 14 novembre 2019. Ai consiglieri ha esposto lo stato attuale delle strategie di programmazione televisiva, della struttura e degli investimenti. Ha esordito affermando che la posizione geografica di Torino presenta criticità per la produzione, per il trasporto di materiali, i costi di trasferta e attori e personaggi noti che gravitano preferibilmente su Roma e Milano.
Si tratta, ha proseguito il direttore Rossi, di trovare un prodotto ad hoc per Torino, così come è avvenuto nel 2018, però l’obiettivo è quello di creare una continuità di programmazione, un ciclo di programmazioni almeno per 3 anni. La città ha la capacità produttiva per reggere fiction con nuove forze; nel corso del 2020 saranno assunti (tutti under 30) 20 figure professionali che porteranno competenze tecnologiche e creeranno nuove modalità di lavoro. E questo sarà un arricchimento per il Centro di produzione. Nel maggio 2020 ci sarà l’implementamento Hd, la valorizzazione degli studi televisivi e dei cantieri per gli impianti nella sede di via Cavalli. Per quanto riguarda il Palazzo Rai di via Cernaia il direttore di produzione ha riferito che per l’immobile è attivo un bando.
Le commissioni, al termine, hanno fissato il sopralluogo nella sede di via Cavalli, le audizioni delle rappresentanze dei lavoratori e dei parlamentari.
Tony De Nardo