Uno sguardo d’insieme sul futuro di una delle aree verdi più estese della città. Quattro commissioni riunite in seduta congiunta hanno ospitato, questa mattina, gli assessori Pironti, Lapietra, Iaria, Leon, Unia, intervenuti per presentare il progetto di riqualificazione del Parco del Valentino. Torino esposizioni e il Teatro Nuovo, le aree verdi, l’area fluviale e il Borgo medievale sono i quattro principali filoni d’intervento del progetto elaborato su sollecitazione del Mibact, il Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo. Circa 100 milioni di euro la spesa prevista, finanziata con i fondi europei in arrivo al nostro Paese nell’ambito del programma Next Genereation EU e che orientano il progetto verso una logica di trasformazione urbana rispondente ai concetti di transizione verde, sostenibilità, inclusività. La maggior parte dei fondi saranno destinati alla ristrutturazione di Torino Esposizioni (circa 70 milioni di euro) futura sede della Biblioteca civica centrale, una decina di milioni alle aree verdi, altrettanti per l’area fluviale, 6 milioni di euro verranno invece destinati per completare il restauro del Borgo medievale. “Una grande opportunità per Torino”, la definisce Pironti, una sfida per uscire dalla pandemia investendo sulla resilienza e sulla capacità di ripresa, anche economica, del territorio, lacerato dalle difficoltà vissute in questo periodo. Poi brevi cenni sulle rispettive aree d’intervento da parte degli altri assessori: il futuro navigabile del tratto del Po che attraversa la città con battelli elettrici; nuovi e sostenibili percorsi del verde, la collaborazione con il Politecnico per il recupero funzionale di Torino Esposizioni e la realizzazione della nuova Biblioteca centrale. Che dovrà essere digitale, tecnologica e connessa, per favorirne la maggiore fruizione possibile, realizzata rispettando il criterio di sostenibilità ambientale, con uno sguardo rivolto al futuro attraverso una coprogettazione che dia vita ad un luogo di attrazione anche turistica senza snaturare l’architettura originale. Argomenti comunque complessi, solo anticipati a grandi linee. Per questo motivo Massimo Giovara, nel chiudere la seduta di commissione di questa mattina, ha anticipato la disponibilità ad ospitare futuri momenti d’incontro per approfondire il dettaglio degli interventi previsti.
Marcello Longhin