Case e studenti. L’offerta della città

Nella tabella: il costo al metro quadrato per mese nei quartieri della città.
L’assessore Paolo Mazzoleni, ospite ieri pomeriggio della Seconda commissione presieduta da Antonio Ledda, ha presentato i dati di una ricerca riguardante le soluzioni abitative offerte dalla città per gli studenti universitari fuori sede, iscritti all’Università e al Politecnico. I numeri, riferiti all’anno accademico 2023/24, raccontano che su 81mila iscritti all’Università, il 24,1% e residente fuori dal Piemonte, il 6,6% con cittadinanza straniera mentre al Politecnico, su un totale di 39.700 iscritti, il 50,5% arriva da un’altra regione, il 19,5% da un Paese diverso dall’Italia. Ma dove abitano i 44 mila studenti fuori sede, 13mila dei quali stranieri? La maggior parte in studentati pubblici (30%) e, soprattutto, privati a canone calmierato (6,4%) o canone da libero mercato (63,6%). Il costante aumento della popolazione studentesca in città, comporta un impatto significativo sul mercato immobiliare, in particolare nelle zone del Campus Einaudi nel quartiere Vanchiglia, in quella del Poli fra corso Duca degli Abruzzi e corso e in quella di Palazzo Nuovo, nella zona più centrale della città. Secondo la ricerca presentata da Mazzoleni, l’aumento di richiesta di abitazioni da parte di studenti fuori sede ha avuto la conseguenza di convincere gli investitori privati ad acquistare immobili di grandi dimensioni per suddividerli in più stanze da affittare separatamente e ottenere un rendimento maggiore rispetto all’affitto dell’intera unità abitativa. Una pratica che, se aiuta a soddisfare la richiesta crescente di “posti letto” per studenti, contrae il mercato degli alloggi per le famiglie e causa un generale aumento dei prezzi. Ma le soluzioni abitative offerte sono gradite dagli studenti fuori sede? Le risposte non sono troppo incoraggianti, con la maggior parte degli intervistati che dichiara la propria insoddisfazione sia per la qualità sia per la quantità dell’offerta. La città si rivela invece una destinazione economica, con una spesa media che si rivela attrattiva rispetto a quella delle altre città universitarie. Nella sua conclusione, Mazzoleni ha dichiarato che per continuare a soddisfare le richieste dell’abitare, occorre promuovere politiche sulla casa che incontrino i bisogni mutati e non ancora soddisfatti per andare incontro alle ragioni che determinano il rimanere o il tornare a vivere nella nostra città.
Marcello Longhin