Cascina Falchera, in arrivo la nuova concessione

Una veduta dell'edificio principale della Cascina Falchera

Nuove prospettive per la Cascina Falchera, lo storico complesso all’estrema periferia nord della città, sono state discusse nel corso di una riunione delle commissioni Ambiente, Istruzione e Patrimonio, presieduta da Massimo Giovara.  Si prevede che la futura concessione consenta di destinare sino al 49% della superficie edificata già esistente per attività non commerciali che possano contribuire al sostentamento economico della funzione principale, che resta rigorosamente quella di polo didattico naturalistico, orientato verso l’educazione ambientale nei confronti di scolaresche e famiglie. Non sarà consentito aumentare la metratura già oggi esistente.

Nel 2005 era stato eliminato , con l’interramento dei cavi, l’elettrodotto Rondissone-Leinì che lambiva la Cascina Falchera (sullo sfondo).

Attività, hanno ribadito gli assessori Di Martino e Iaria, che dovranno essere coerenti, pur perseguendo il necessario equilibrio economico, alla consolidata vocazione della Cascina, in base a quanto già fissato da una deliberazione del Consiglio comunale dell’anno scorso. Infatti, hanno aggiunto i funzionari dell’assessorato, la concessione verrà affidata in massima trasparenza e previa una valutazione di merito del progetto presentato, non in base alla sola migliore offerta economica. Alcuni dei consiglieri e consigliere intervenuti nel dibattito, come Enzo Lavolta ed Eleonora Artesio, hanno invece manifestato qualche preoccupazione proprio in merito a questo aspetto, ovvero l’equilibrio tra la sostenibilità economica e l’interesse pubblico rappresentato dalla mission storica della struttura e reclamato maggiore informazione sulle manifestazioni d’interesse pervenute. Le consigliere Barbara Azzarà e Chiara Giacosa hanno invece appoggiato la tesi sostenuta dai rappresentanti dell’esecutivo di Palazzo Civico, sottolineando come il progetto non intacchi la natura di parco pubblico dell’area circostante e l’importanza di mantenere la fruibilità della cascina didattica (non gestibile direttamente dal Comune), oltre alla necessità di garantire il benessere degli animali ospitati nel compendio. La discussione proseguirà in Sala Rossa, per il voto sulla relativa delibera.

Claudio Raffaelli