Pandemia e quarantena hanno messo a soqquadro la vita di milioni di persone, abitudini consolidate e quotidianità. Difficoltà che avrebbero potuto riverberarsi anche sulla salute dei nostri amici domestici a quattro zampe. Come ha gestito questa lunga fase uno il Comune di Torino, lo ha spiegato questo pomeriggio l’assessore Alberto Unia intervenendo in videoconferenza ad una seduta della commissione #Ambiente, presieduta da Federico Mensio. Unia ha spiegato che dal 12 marzo il canile sanitario e il canile rifugio sono stati chiusi al pubblico. Ogni giorno, in condizioni di massima sicurezza, erano presenti un gestore, tre operatori e un veterinario al “rifugio” e un gestore, due operatori e un veterinario al “sanitario”. Per gli animali è stata garantita l’alimentazione due volte al giorno, lo sgambamento quotidiano e la sanificazione giornaliera di tutta l’area. Unia ha poi chiarito che non si sono verificate criticità e l’obiettivo di garantire il benessere degli animali è stato raggiunto. Adesso l’intento è quello di costruire un protocollo d’intervento per poter riaprire alle adozioni il canile rifugio di strada Cuorgnè, entro il 25 maggio. Mantenendo in totale sicurezza il personale, gli accessi saranno contingentati e solo su prenotazione. Unia ha poi fatto un accenno alle colonie feline che, anche nel periodo di quarantena, sono state gestite, senza che si verificassero problemi, dalle volontarie a cui sono affidate abitualmente.
Marcello Longhin