Rispondendo ad un’interpellanza presentata da Stefano Lo Russo e altri consiglieri, l’assessore Sergio Rolando ha oggi relazionato in aula sul tema del rilancio del Gruppo Torinese Trasporti, illustrando i prossimi passi nella definizione del bilancio 2016 dell’azienda e del suo riassesto finanziario. Ricordati i ruoli degli organi di GTT, della Città e della Finanziaria Città di Torino, azionista unico per conto del Comune, Rolando ha sostenuto che le difficoltà della società sono importanti ma non afferiscono a cause recenti, così come si riconosce un’origine antica alle attuali difficoltà della società a gestire il debito. L’assessore ha ricordato anche l’impegno di Comune e Regione per ottenere fondi dal governo. Nelle prossime settimane il cda di GTT approverà il progetto di bilancio 2016, ha spiegato Rolando, specificando che questo verrà trasmesso all’azionista insieme al piano di rilancio. Dopo trenta giorni l’assemblea GTT approverà il bilancio definitivo. Molto critici gli interventi delle opposizioni di centrosinistra e centrodestra. Stefano Lo Russo (PD) ha chiesto quale sia la strategia del M5S, ricordando come la sua parte avesse avanzato l’ipotesi di vendere il 49% di GTT a privati, mentre l’odierna amministrazione non ha a suo dire chiarito le proprie intenzioni. Per Forza Italia, Osvaldo Napoli ha affermato che non solo il M5S ma anche il PD dovrebbero finalmente dire la verità su questo dissesto e non elemosinare fondi a Governo e Regione per aggiustare i conti. Alberto Morano, espressione della lista civica che porta il suo nome, ha invitato la sindaca a denunciare in procura i falsi in bilancio di GTT e revocare gli attuali amministratori invece di affidare all’attuale ad di GTT il piano di rilancio, poiché non è credibile. Per i pentastellati, Roberto Malanca ha ricordato che l’amministrazione comunale in carica – che ha trovato le casse vuote – non vuole affermare il proprio potere politico sull’azienda bensì fare il bene dell’azienda per i lavoratori, per le loro famiglie e per i cittadini che usufruiscono dei servizi. Il consigliere dem Claudio Lubatti ha rivendicato alla politica le scelte di natura strategica, che non vanno delegate ai consigli d’amministrazione delle aziende, mentre Chiara Giacosa (M5S) ha ricordato come i problemi vengano da lontano, visto che i conti in ordine rivendicati dalle precedente amministrazione non si sono rivelati tali. Piero Fassino, consigliere PD ed ex sindaco, ha rievocato la drastica diminuzione, dal 2010 al 2015, del Fondo nazionale del trasporto pubblico locale, rivendicando l’impegno della propria amministrazione contro l’immobilismo di quella attuale e ricordando che, come in altre città, l’azienda potrebbe non essere pubblica al 100%. Critico anche Roberto Rosso, di Direzione Italia, che si è chiesto come la Giunta non abbia agito su questo tema per cinquecento giorno ed ha invitato l’amministrazione comunale a mettere in vendita una parte delle azioni della GTT, ricordando come le cose non funzionassero da anni. L’assessore Maria Lapietra ha sostenuto che GTT muove il 73% delle persone trasportate in Piemonte, senza ottenere le risorse corrispondenti e proprio le risorse, non la cattiva gestione, rappresentano il problema. Concludendo la discussione, la sindaca Chiara Appendino ha affermato che il problema sono stati i disallineamenti, che non sono mai stati ammessi. A luglio 2016 è stato avviato un gruppo di lavoro interno per verificarli e per lavorare su debiti, piano industriale e revisione della rete dei trasporti, ha spiegato Appendino, aggiungendo che il piano industriale – che deve essere asseverato – vuole aumentare il margine lordo per la sostenibilità nel medio-periodo, affrontare i problemi di mutui e liquidità, rinnovare il parco mezzi e permettere il turn over del personale. Non sono previste cessioni di quote, ha concluso la sindaca, auspicando che anche Regione e Governo facciano la loro parte.
Resoconto del dibattito in aula
Claudio Raffaelli