Il Consiglio comunale nella seduta del 30 luglio scorso ha deliberato la partecipazione della Città all’associazione temporanea di scopo creata per la realizzazione di due progetti finanziati dal “Fondo asilo migrazione e integrazione 2014-2020” (Fami). Il Fondo è uno strumento finanziario istituito dall’Unione Europea per finanziare progetti destinati a promuovere una gestione integrata dei tre aspetti del fenomeno migratorio costituiti da: asilo, integrazione, rimpatrio.
In mattinata, presente l’assessore Marco Giusta, i progetti sono stati presentati in Commissione Servizi sociali e Commissione pari opportunità, presidente Elide Tisi. Si tratta di “Strade per mediatore 2”, capofila Cooperativa Atypica, e “AssociAzioni”, capofila Gruppo Abele.
Alina Porrinis, per Atypica, ha spiegato che il lavoro, che interesserà le Circoscrizioni 5, 6, 8, 9, prosegue azioni già intraprese nel 2017. Per migliorare i percorsi di integrazione dei cittadini stranieri regolarmente soggiornanti sul territorio della Città di Torino, favorire l’inclusione, la coesione sociale e una cittadinanza attiva e responsabile, i mediatori culturali incontreranno in strada e nei locali di Atypica e Gruppo Abele i cittadini che avranno bisogno di orientamento e consulenza, per esempio per risolvere problemi burocratici. Anche un furgone attrezzato messo a disposizione dal Gruppo Abele, due volte alla settimana stazionerà a questo scopo in piazza Umbria e in piazza Crispi.
Inedito sarà invece il sostegno che i mediatori daranno alle econome e agli economi delle scuole per l’infanzia, pizzicati tra le difficoltà soggettive dei cittadini stranieri e
quelle oggettive della burocrazia.
Interventi di mediazione culturale e educazione di comunità saranno diretti alle comunità straniere e agli abitanti dell’ex Moi di via Bruno, per facilitare l’azione dei servizi educativi per la prima infanzia.
Valore di questo progetto: 127.000 euro.
Il Gruppo Abele, rappresentato da Lucia Bianco, realizzerà con il finanziamento di 38.000 euro assegnato al progetto, quattro interventi rivolti al volontariato che è alla base delle associazioni delle circa 100 comunità straniere dell’area metropolitana:
– La costruzione di un “hub di progettazione” con una serie di associazioni che possono così imparare a progettare insieme e a collaborare.
– Capacity building: azione per fare conoscere meglio l’organizzazione del Comune e dei suoi servizi
– Azioni di accompagnamento nella costruzione di eventi aggregativi.
– Gruppi di lavoro in collaborazione con personale degli enti Locali per scambiare conoscenze interculturali e migliorare i servizi.
I funzionari comunali Patrizia Rivoira e Salvatore Bottari hanno messo in luce l’interesse per la Città ad una collaborazione che consentirà di estendere e migliorare il contatto dell’istituzione con le comunità straniere. Anche l’assessore Giusta ha ricordato come “lavorare per questi gruppi di cittadini, significa lavorare per tutta la città”.
Silvio Lavalle