Il Consiglio comunale ha approvato, nel pomeriggio di ieri, una mozione sul Diritto di cittadinanza, un principio di eguaglianza ed equità. Il documento, presentato da Francesco Tresso (Lista Civica per Torino) riguarda le disposizioni in materia di cittadinanza per le persone nate in Italia da genitori stranieri. Emendato con una serie di modifiche proposte dalla consigliera Valentina Sganga (M5S), il documento impegna Sindaca e Giunta comunale a compiere ogni azione nei confronti di Governo e Parlamento per coinvolgere gli organi comunitari nell’esame del Disegno di Legge 2092 attualmente in corso in Parlamento, riguardante il cosiddetto “Ius soli”, al fine di consentire una visione coordinata a livello europeo della normativa. La mozione impegna anche a sviluppare in città una linea di politica interculturale finalizzata alla valorizzazione della diversità, attraverso il confronto fra comunità diverse ed evitando fenomeni di esclusione che possono generare polarizzazione, paura, violenza e insicurezza.
Nelle considerazioni contenute negli emendamenti, si sottolinea come il processo di acquisizione della cittadinanza non sia condizione sufficiente per garantire un alto livello di inclusione sociale. Per questo la Città di Torino ha deciso, nel rispetto degli ambiti di intervento garantiti della legge, di evitare prese di posizione di principio adoperandosi, invece, per rendere inclusione e intercultura processi tangibili nella vita di tutti i giorni, nell’ottica che una maggiore inclusione rappresenti maggiore sicurezza e maggiore crescita economica. Prima della votazione conclusiva Francesco Tresso ha chiesto il ritiro della mozione, non riconoscendosi negli emendamenti approvati. Per regolamento ciò non è stato possibile. La mozione è stata poi approvata con 22 voti favorevoli e 1 voto contrario.