La progettazione preliminare della nuova fermata San Paolo, linea 5 del Servizio metropolitano ferroviario, è in fase conclusiva. Durante i lavori della Commissione Urbanistica del 25 ottobre, riunita in seduta congiunta con la Commissione Servizi pubblici locali, i tecnici di Rfi (Rete ferroviaria italiana, la società di proprietà delle Ferrovie dello Stato con funzioni di gestore delle infrastrutture ferroviarie) hanno illustrato le caratteristiche dell’infrastruttura prevista nella zona dell’attuale cavalcavia di corso Trapani-corso Siracusa, all’altezza di via Tirreno.
In un punto nevralgico del traffico torinese, a poche centinaia di metri dal PalaRuffini nell’area dell’antico scalo merci di San Paolo, la nuova fermata San Paolo sarà il punto d’incontro di due linee del Servizio metropolitano ferroviario che collega la città con l’hinterland: la Sfm 3 che collega Porta Susa con la bassa val Susa e la futura Sfm5 che unirà il centro con l’ospedale San Luigi di Orbassano, passando dal centro commerciale Le Gru di Grugliasco dove è prevista una seconda nuova fermata.
Oggi nell’area ci sono soltanto fasci di binari, in un’area che per molti anni è stata la sede della Zust Ambrosetti, l’azienda di trasporti che caricava sui treni le auto prodotte a Mirafiori, destinate alla Francia.
Stando al cronoprogramma presentato in Commissione, l’apertura della fermata San Paolo avverrà non prima dell’inizio del 2022, considerando che soltanto l’anno prossimo è prevista l’approvazione del progetto definitivo.
L’opera prevede costi per 7 milioni di euro, di cui 5 a carico della Regione Piemonte e 2 a carico di Rfi. In parallelo, l’iter di progettazione e costruzione della nuova stazione alle Gru (fermata Borgata Quaglia/Le Gru) sarà ancora seguito da RFI, in quanto soggetto attuatore. La fermata presso il centro commerciale di Grugliasco costerà 11,5 milioni di euro (4,3 a carico della Regione Piemonte, 3,7 a carco di Trm e 3,5 a carico di Rfi).
Infine, per la fermata al capolinea del San Luigi è già stato completato il progetto definitivo ed è ipotizzata nel 2019 l’apertura del cantiere.
(Roberto Tartara)