All’ex Fiat ricordata la Resistenza degli operai torinesi

Chiara Acciarini e Fabio Versaci

Il ruolo degli operai delle fabbriche torinesi nel sostenere la lotta contro il nazifascismo è documentato dalla storia. Un ruolo da protagonisti, come testimonia l’alto numero di caduti e di deportati nei campi di concentramento tra i lavoratori industriali.

La cerimonia di commemorazione tenutasi in corso Ferrucci 122 questa mattina ha voluto rendere un omaggio significativo agli operai caduti nella difesa delle fabbriche dai nazifascisti. All’interno della palazzina, oggi sede dell’Assessorato allo sport, ma che è stata dal 1926 al secondo dopoguerra uno stabilimento FIAT dedicato alla produzione di materiale bellico, una lapide ricorda i lavoratori caduti.

È Chiara Acciarini, consigliera nazionale dell’Associazione ex deportati, a ricordare come il sacrificio dei lavoratori torinesi sia la base stessa da cui è nata la nostra Costituzione, la cui creazione è stata possibile grazie alla lotta dei partigiani e alla resistenza di fabbrica.

Un momento della cerimonia presso gli uffici comunali di corso Ferrucci 122, un tempo stabilimento Fiat

Non deve essere dimenticato che gli operai torinesi, con i primi scioperi nel 1943 e con il massiccio sciopero di marzo ’44, hanno anticipato gli stessi movimenti antifascisti nella lotta contro il regime e contro i tedeschi. Erano cinquemila gli operai dello stabilimento di corso Ferrucci, quattromilacinquecento dei quali aderirono agli scioperi del ’44, un comportamento che mostra il loro rifiuto al regime. Un’opposizione che in molti casi ha avuto come conseguenza la deportazione nei campi di concentramento, dai quali molti non sono tornati. È a questi operai che Acciarini chiede, in un simbolico messaggio al passato, “insegnateci ad avere il vostro coraggio”.

Fabio Versaci, presidente del Consiglio comunale, ricorda che i caduti “ci hanno dato la possibilità di essere qui oggi, a parlare liberamente” e riflette sulla guerra stessa e su come gli essere umani non capiscano davvero fino in fondo l’importanza di evitarla. “Il grande pregio del nostro paese è che è riuscito a ribellarsi” aggiunge, onorando i caduti e Torino, medaglia d’oro al valore militare per il suo contributo alla Resistenza. La cerimonia di corso Ferrucci fa parte delle celebrazioni che saranno tenute in città per il 25 aprile, 73° anniversario della liberazione.

 

Alice Amari (Università di Torino)