Alla ricerca del difficile equilibrio tra innovazione e giustizia sociale per ridare dignità ai salari

Magistrati, docenti universitari e avvocati da tutta Italia si sono ritrovati il 14 giugno 2024 nell’aula magna del Palazzo di Giustizia di Torino per la 53esima edizione del convegno nazionale promosso dal Centro nazionale di studi di diritto del lavoro “Domenico Napoletano” (Csdn) per confrontarsi sul tema “Salario e dignità“.

L’iniziativa è stata dedicata alla memoria dell’avvocata Daniela Carbone, della sezione marchigiana del Csdn, recentemente scomparsa.

Quella del lavoro povero – ha affermato in apertura del convegno il presidente nazionale del Csdn, Giuseppe Napoletano – è una questione delicatissima e attualissima.

È una tema trasversale – ha spiegato – che investe i pilastri fondamentali del diritto del lavoro e quindi tutti i professionisti che si occupano della materia.

Anche i sindacati, sabato 15 giugno 2024, nella seconda e ultima giornata del convegno, si confronteranno su questa scottante tematica.

Ha portato il saluto della Città di Torino all’evento la presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo.

È un importante momento di studio e riflessione – ha esordito la presidente – ma anche di comunità, nel ricordo dell’avvocata Daniela Carbone.

A Torino – ha evidenziato – il lavoro ha significato opportunità, sviluppo e progresso, ma anche sacrifici, rivendicazioni e lotte di classe.

La città ha cambiato pelle nel corso degli anni – ha affermato – ma il tema del lavoro ha sempre accompagnato le diverse stagioni del capoluogo piemontese.

La dignità è un tema centrale nel dibattito pubblico – ha aggiunto – e dobbiamo trovare un punto di equilibrio tra innovazione e giustizia sociale, in ogni sede: dai luoghi delle istituzioni a quelli sindacali, dalle aule dei tribunali alle piazze.

Le tutele di oggi – ha rimarcato la presidente della Sala Rossa – non sono sufficienti ad assicurare in tutti i settori il diritto a un’equa retribuzione, proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, come prevede la nostra Carta Costituzionale, all’articolo 36.

La spinta data dell’innovazione deve portare valore a tutti e tutte e contribuire a ridurre le disuguaglianze, non ad aumentarle – ha concluso Maria Grazia Grippo.

Il presidente della Corte d’Appello di Torino, Edoardo Barelli Innocenti, ha portato il saluto dei magistrati del Distretto di Piemonte e Valle d’Aosta. Si è quindi soffermato sulle differenze retributive che ancora oggi ci sono tra il personale che opera nelle Amministrazioni pubbliche, pur a parità di mansione.

L’avvocato Paolo Berti del Coa – Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino ha evidenziato il calo delle vocazioni nell’avvocatura, anche a causa della diminuzione dei compensi professionali. Spesso ci sono introiti modesti – ha affermato – a fronte di alte responsabilità.

Fabrizio Bontempo, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino ha quindi spiegato che moltissimi ragazzi e ragazze non hanno consapevolezza dei valori della legalità e dell’importanza della corretta applicazione dei contratti di lavoro.

Dobbiamo confrontarci tutti e tutte – ha aggiunto Daniela Palliaga, presidente del Csdn del Piemonte – su un tema giuridicamente complesso e di grande rilevanza sociale, per favorire una serena convivenza civile.

Massimiliano Quirico